Latina, gli iscritti di Italia Viva locale chiedono le dimissioni dei coordinatori comunali Giorgio Fiore e Celina Mattei
“Gli iscritti i simpatizzanti e i militanti si sono riuniti per affermare il diritto di partecipare alla discussione dei contenuti e concorrere alle decisioni con un ordine del giorno da deliberare. Pertanto Giorgio Fiore e Celina Mattei non hanno più la fiducia dei sottoscritti che ne chiedono ufficialmente le dimissioni con effetto immediato“. Così, in una nota, alcuni iscritti di Italia Viva locale: Gigi Panetta, Pasquale Mancini, Roberto Andreatini, Claudio Siniscalchi, Giuseppe Patti, Pino Silipo, Rosanna Mancini e Maura Silipo.
“Non solo la fase di Lockdown ha impedito gli incontri ma una volontà mai dissimulata dei coordinatori comunali che hanno sempre avuto un pregiudizio sulla opportunità della ricandidatura di Damiano Coletta tanto da impedire la discussione sulle alleanze in una riunione nell’agosto 202 dove tanti desideravano ribadire la scelta opportuna di appoggio al sindaco uscente in vista delle elezioni anche per non disperdere 5 anni di lavoro e di esperienza sul campo”.
“Il travaglio del PD è arrivato alla conclusione che non si potesse fare altro che appoggiare Damiano Coletta alle elezioni del 3 e 4 ottobre 2021 e solo a questo punto i coordinatori di IV rinunciando all’ autonomia politica del partito hanno sciolto la riserva accodandosi al PD ma solo per non rimanere esclusi. Vi è stato un solo incontro-cena lo scorso luglio per stabilire i candidati da mettere in lista. È apparso chiaro fin da subito che l’unico interesse era quello di far convergere sulla Mattei che nonostante l’incarico di coordinatrice non ha tra l’altro mai dichiarato in consiglio comunale la sua appartenenza a Italia Viva”.
La scelta dei candidati e tutta l ’impostazione finalizzata al successo personale che peraltro non si è riscontrato, hanno inciso pesantemente sull’esito dei voti riportati dai candidati in lista. Un diversa gestione avrebbe potuto dare un risultato ben diverso. Infatti l’esito delle votazioni ha mostrato tutti i limiti del consenso elettorale della coordinatrice nonostante abbia ricoperto per ben 5 anni il ruolo di presidente della commissione urbanistica.
D’altra parte nella campagna elettorale non è stato mai presente un simbolo una bandiera un cenno di Italia Viva quasi fosse un ingombro, un imbarazzo. Adesso i coordinatori comunali dopo aver impedito la nascita effettiva sul territorio di un partito organizzato che si riunisce, discute e vota le risoluzioni come si fa negli organismi democratici hanno comunicato via chat, e subito dopo sono stati espunti alcuni membri facente parte, che la stessa non sarà più operativa e che saranno avviati contatti personali con gli iscritti cosi che uno non sappia il parere dell’altro. Praticamente un vero imbroglio!
Si ribadisce – conclude la nota – che aver ricevuto un incarico di coordinatore quando bisognava fondare il partito non può essere inteso come una sorta di “Commissariamento ad libitum” di una forza politica nascente, pertanto si chiede ai dirigenti regionali e nazionali di convocare con urgenza l’assemblea degli iscritti della città di Latina per la rideterminazione delle modalità democratiche e condivise superando le azioni personalistiche per la costruzione del partito fin qui impedita”.