Lavori di adeguamento e ristrutturazione alla Parrocchia San Luca di Latina: anche per il secondo stralcio il Comune costretto a far fronte a una transazione di soldi
A dicembre 2020, Latina Tu aveva raccontato la vicenda della Parrocchia di San Luca per quanto riguardava il terzo stralcio di quei lavori che avrebbero dovuto fornire “gli strumenti ai giovani per poter svolgere attività di oratorio della parrocchia“.
In quel caso (leggi link di seguito), i lavori non iniziarono mai tanto è che furono sospesi nel 2013 e, cinque anni dopo, la Regione Lazio revocò, con apposita determina, il finanziamento di 73.069 euro, erogato come acconto al Comune di Latina.
Alla fine della fiera, il Comune, liquidata la ditta che aveva vinto l’appalto per i lavori, la Aerre, con le spettanze dovute da legge per la rescissione del contratto (circa 7.600 euro), ha disposto la restituzione di 61.707,61 euro alla Regione Lazio in una storia iniziata nel 2011 e conclusasi 9 anni dopo.
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Affini le complicanze che hanno inficiato i lavori per il secondo stralcio, quello antecedente al terzo. A spiegare l’episodio è un atto del Comune di Latina che chiude un accordo bonario con la ditta appaltatrice dio Priverno, Tfj Appalti srl, a cui viene erogata, come da delibera votata dalla Giunta Coletta lo scorso 12 agosto, la somma di 68.351,01 euro “a totale tacitazione delle riserve oggetto del contendere”. Soldi stanziati tramite un’apposita variazione del bilancio comunale e che prevengono un vero ed eventuale disastro per le casse comunali, compreso un probabile contenzioso giudiziario: la ditta di Priverno, infatti, chiedeva, la cifra monstre di 457.571,14 euro.
Ma come è andata la storia di questi lavori?
Nell’ottobre 2011, l’appalto per i lavori di adeguamento, ristrutturazione ed integrazione delle opere esistenti utili a fornire gli strumenti ai giovani così da poter svolgere attività di oratorio presso la Parrocchia San Luca, fu affidato, previa gara d’appalto, alla ditta ARC S.r.l. per un importo complessivo di 97.410,36 euro. Consegnati i lavori, gli stessi sono stati più volte sospesi e conseguentemente ripresi per ordine dell’allora Direttore dei Lavori. A fronte di un andamento altalenante, fu comunque emesso un certificato di pagamento per la cifra di 53.303 euro.
A luglio 2012, però, il ramo d’azienda della ditta “ARC S.r.l.” viene conferito, con atto firmato dal notaio Antonio Fuccillo, alla ditta “TJF APPALTI S.r.l.” di Priverno la quale acquisì gli obblighi e le condizioni contrattuali inerenti ai lavori alla Parrocchia di San Luca.
Circa due mesi dopo, il 10 settembre 2012, l’allora RUP sospese i lavori stabilendo, rispetto ai complessivi 150 giorni per la realizzazione dell’opera in Parrocchia, un tempo utile per l’ultimazione pari a 19 giorni.
Una data che evidentemente è stata bypassata poiché, due anni dopo, a gennaio 2014, fu approvata una perizia di variante e suppletiva redatta dall’allora Direttore dei Lavori Claudio Colombo per un importo complessivo di 104.639,37 euro.
Sembrava che si potesse procedere spediti, ma passano altri quattro anni prima che la suddetta perizia abbia dato i suoi effetti: infatti, con verbale redatto il 10 dicembre 2018, i lavori, nel frattempo sospesi dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP), ripresero “non perdurando le ragioni che hanno determinato la sospensione ordinata, tenuto conto della perizia di variante e suppletiva redatta dall’allora Direttore dei Lavori”.
Quattro anni lunghissimi, tanto è che l’appaltatore, ossia la ditta di Priverno, ha iscritto nel frattempo riserve sul registro della contabilità per vedere riconosciuto un importo pari a di 391.941,76 euro e successivamente una ulteriore somma di di 65.629,38 euro. Due cifre che fanno il totale della somma iniziale che ha indotto il Comune di Latina a giungere, poi, allo schema di accordo bonario concluso in questi giorni grazie a quattro riunioni tenute tra febbraio e marzo 2020 da Ente, dirigenza del Servizio Lavori Pubblici, ditta affidataria, RUP e attuale Direttore dei Lavori.
Un appalto, tra secondo e terzo stralcio, più o meno maledetto per i giovani della Parrocchia di San Luca. Tempo passato e probabilmente buttato se si pensa, tornando alla fine dell’intera vicenda, che i soldi del terzo stralcio sono stati già restituiti all’ente regionale.