Latina, dopo l’appello del sindaco Coletta arrivano le prime reazioni dal centrodestra: netta la posizione di Fratelli d’Italia
“Gli appelli di Coletta che non ha i numeri per governare la città essendo minoranza in Consiglio comunale danno la misura di un sindaco in piena confusione politica”. A prendere posizione Matilde Celentano, già capogruppo di Fratelli d’Italia a Latina.
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“Apprendiamo da un suo comunicato – prosegue Celentano – che il sindaco Coletta dopo le dichiarazioni iniziali, piuttosto fuori luogo, dove chiedeva in maniera anche perentoria alle forze di centrodestra di farlo governare, senza peraltro averne in numeri per farlo, è sceso dal piedistallo e oggi chiede un dialogo a tutte le forze politiche, usando i termini di maturità e responsabilità. Ebbene, vogliamo invece ricordare al sindaco che Fratelli d’Italia a Latina in questi 6 anni, pur stando in opposizione ha sempre avuto un atteggiamento propositivo e costruttivo sui grandi temi che riguardano la città, in particolare per le politiche sociali. Al contrario della sua amministrazione sempre più arroccata in se stessa”.
“Oggi improvvisamente il sindaco Coletta si rende conto che per governare servono i numeri, numeri che lui non ha e chiede la collaborazione di tutte le forze politiche. Ma non ci può essere collaborazione con chi è stato bocciato sonoramente dai cittadini: ricordiamo infatti a Coletta che il 60,5% dei consensi nelle 22 sezioni dove si è tornati al voto sono andati al centrodestra. Non ci può essere collaborazione con chi, nelle comparsate in televisione, dipinge la propria città in maniera negativa, come una città pericolosa in mano alla criminalità organizzata, un covo di fascisti. Vorrei invitare il primo cittadino a dimettersi, se parla in questo modo della città che dovrebbe governare, perché è chiaro che non la ama affatto. Quindi noi di Fratelli d’Italia – conclude Celentano – come forza politica non ci sottrarremo al confronto, con la consapevolezza però che noi siamo altro da Coletta: noi siamo l’alternativa all’amministrazione Coletta. Dunque, dopo il primo Consiglio comunale, la sfiducia non può che essere l’epilogo della sua amministrazione”.