LATINA, ESTORSIONI IN CARCERE: DETENUTO LE ORDINAVA COL CELLULARE, IN ARRESTO MOGLIE E SORELLA

Estorsioni in carcere: indagine del Comando Provinciale di Latina, arrestati 55enne di Latina e la moglie

Nella mattinata odierna, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di Roma e quello della Casa Circondariale di Latina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Latina Mario La Rosa, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Andrea D’Angeli, nei confronti di 2 persone (una agli arresti domiciliari e una in carcere) ritenute responsabili, a diverso titolo, dei reati di estorsione aggravata ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.

L’operazione di polizia è stato il frutto di una stretta collaborazione fra Polizia Penitenziaria ed Arma dei Carabinieri voluta dal Comandante Provinciale di Latina, Col. Lorenzo D’Aloia, ed il Direttore del Carcere di Latina, D.ssa Nadia Fontana, che si sono avvalsi della collaborazione dei rispettivi organi investigativi.

Il provvedimento cautelare si basa sulla scorta delle risultanze acquisite tra il mese di agosto ed il settembre 2021 dai Carabinieri di Latina e dal Nucleo Centrale della Polizia Penitenziaria di Roma che ha operato congiuntamente a quello della Casa Circondariale di Latina.

Le indagini hanno accertato che un detenuto del carcere di Via Aspromonte, Renato Barbieri, classe ‘66 di Latina, destinatario di misura cautelare in carcerementre si trovava in stato di detenzione, aveva sottoposto ad estorsione, mediante la minaccia di ripercussioni fisiche un concellino, costringendolo, per il tramite dei prossimi congiunti, ad effettuare ricariche postepay ed a consegnare denaro in contante alla moglie e alla sorella. La moglie Alessia Gargiulo – come riporta una nota dell’Arma – è stata tratta in arresto  in flagranza del reato di estorsione lo scorso 1 settembre, venendo trovata, al termine di un servizio di pedinamento a seguito del quale era stata documentata la consegna di denaro contante fra la moglie della vittima e la predetta, in possesso della somma contante di 950 euro provento dell’attività estorsiva. “Sbrigati sennò mi attrippano di mazzate” – diceva la vittima di estorsioni ai famigliari per sollecitarli a pagare quanto richiesto dal suo estorsore in cella.

Renato Barbieri

La sorella dell’uomo arrestato, Roberta Barbieri (56 anni), invece, è stata arrestata a sua volta nella giornata odierna e sottoposta agli arresti domiciliari, destinataria di una serie di ricariche postepay per un totale complessivo di 500 euro circa.

Il detenuto, organizzatore dell’attività illecita, per impartire le disposizioni all’esterno, si avvaleva di un microtelefono cellulare completo di un caricabatterie artigianale, ritratti nelle immagini presenti nell’articolo, illegalmente detenuti nella cella e sottoposti a sequestro lo scorso 3 settembre, a seguito di un blitz della Polizia Penitenziaria  di Latina, in pregiudizio di un detenuto complice, anche lui indagato così come la nipote di Barbieri, Veronica Anzovino alla quale Barbieri, per telefono, diceva: “oh mi raccomando continuiamo come avevamo detto…non li mettere in mano a tua madre eh”.

Per quanto riguarda il cellullare modello Jelly Pro, ad essere denunciato è stato un altro detenuto: il 53enne Stefano Berto che aveva nelle sue disponibilità il piccolo apparecchio. Ad oggi, Berto si trova ai domiciliari.

Sono in corso ulteriori indagini per appurare se  analoghi fenomeni estorsivi intracarcerari siano tuttora esistenti.

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