Il “terzo polo” per uscire da un bipolarismo indigesto, l’appello del consigliere comunale del Gruppo Misto Salvatore Antoci fuoriuscito da Latina Bene Comune
LA NOTA – Mancano circa sei mesi alle elezioni amministrative, rimandate a settembre/ottobre 2021 a causa del COVID, ma il panorama politico di Latina è tutt’altro che definito.
Ad oggi esiste la candidatura ufficiale del Sindaco uscente sostenuto da Latina Bene Comune (la ex lista civica trasformatasi in una entità di sinistra non meglio identificabile) e dal Partito Democratico; una coalizione artificiosa la cui somma potrebbe essere inferiore ad ogni singolo addendo. Il centrodestra invece sembra che stia ancora vagando in alto mare alla ricerca di un accordo di coalizione e, soprattutto, alla ricerca di un candidato Sindaco che dovrebbe essere capace di far dimenticare alla Città 20 anni di malamministrazione.
Se questo dovesse essere il panorama elettorale, magari condito dalle variopinte “liste civetta” che quasi sicuramente nasceranno a sostegno dei due schieramenti, ci sarebbero tantissimi cittadini che, non sapendo chi votare e stanchi di turarsi il naso per scegliere il meno peggio, preferirebbero non recarsi affatto alle urne.
L’astensione (che in democrazia è quasi sempre una sconfitta) lascerebbe campo libero alle “tifoserie” e ai portatori di interessi torbidi per cui Latina rischierebbe di avviarsi al decennio che la condurrà al centesimo compleanno sotto i peggiori auspici.
Ovviamente ci saranno altre scelte: Antonio Bottoni è già sceso in campo ed ha annunciato la propria candidatura a Sindaco verosimilmente a capo di una coalizione di liste civiche; poi c’è “Azione” di Olivier Tassi; probabilmente ci sarà “Fare Latina” di Di Giorgio/Muzio; potrebbe esserci D’Annibale con la lista civica “Latina, mare agricoltura e turismo”; potrebbero esserci i “5 Stelle” che ancora non si è ben capito se saranno o meno certificati ma che comunque coalizzano un vasto universo elettorale che si riconosce in determinati valori e che vuole quel cambiamento che nel 2016 LBC aveva promesso ma che poi non ha mantenuto. E non è tutto, poiché potrebbero esserci altre forze moderate e sane desiderose di dare il loro contributo per la rinascita di Latina ma che da sole non trovano lo stimolo giusto per mettersi al servizio della collettività.
Un arcipelago così frammentato probabilmente intercetterebbe una percentuale elevata di voti disperdendoli però in tanti rivoli inconcludenti (capaci al massimo di esprimere qualche Consigliere di opposizione) e lasciando la città al peggiore scenario immaginabile, ossia un ballottaggio tra LBC/PD e Centrodestra che equivarrebbe a dover scegliere tra la padella e la brace.
Solo se le forze sane e moderate di Latina, quelle che non si riconoscono né nella coalizione LBC/PD, né nei partiti del Centrodestra (soli o in coalizione) e vogliono esserne l’alternativa, solo se queste forze sapranno trovare un minimo comune denominatore e sapranno rinunciare ad un po’ del loro orgoglio e della loro ambizione e decideranno di mettersi insieme al servizio della collettività, solo così Latina potrebbe avere una speranza di uscire dalla palude nella quale, per un motivo o per un altro, è impantanata da decenni. Solo una simile coalizione, cementata da valori e principi condivisi, che si riunisce ed esprime un candidato Sindaco di specchiata onestà, dotato di capacità, autorevolezza e competenza, potrebbe rappresentare la luce in fondo al lunghissimo tunnel che la Città sta percorrendo ormai da troppo tempo.
Solo un “terzo polo” unito potrebbe sperare di arrivare al ballottaggio ed esprimere un Sindaco e una maggioranza capaci finalmente di governare e di governare bene.
In questi giorni sto incontrando alcuni esponenti della politica locale e, se dovesse concretizzarsi l’ipotesi della nascita di un “terzo polo” autorevole e qualificato, potrei considerare di ricandidarmi a Consigliere Comunale al fine di mettere al servizio dei Cittadini di Latina l’esperienza che ho maturato nei trascorsi 5 anni.