“LATINA È GOVERNATA DA UNA CIURMA DI IMPROVVISATI”, PANNONE BOCCIA TUTTI

“Latina è ormai una città fuori rotta. Governati da una ciurma di improvvisati”, a intervenire l’ex consigliere comunale Giuseppe Pannone

“Solo due anni fa la prima Sindaca donna di Latina dichiarava “darò alla Città servizi, decoro e sicurezza”, tracciando un percorso di navigazione che è rimasto solo sulla carta. Penso che non sia solo colpa di Matilde Celentano se la sua amministrazione sia fuori rotta: lei sicuramente aveva poca esperienza, ma il problema principale è certamente l’intero equipaggio. Con poche eccezioni, si tratta di una ciurma che si ispira al detto napoletano “facimm’ ammuina”! Un insieme di soggetti spesso improvvisati, talvolta indisciplinati, con una buona dose di presunzione e quasi sempre, nel migliore dei casi, confusi.

C’è chi dorme, chi si dimena in annunci improbabili cercando di sembrare operativo; altri  presentano come rivoluzionarie realizzazioni banali o fanno propri progetti altrui, quindi ci sono i presenzialisti delle inaugurazioni, che immancabilmente assistono ad ogni taglio di nastro per fare intendere che quell’idea è frutto del loro “genio”; non mancano quelli che, svelate magagne e scivoloni, accusano chi glielo fa notare di “disfattismo”, usando un termine previsto come reato dal codice penale ormai abrogato che in tempo di guerra puniva chi con notizie qualificate come false tendeva a minare il morale pubblico,, ma espressione tanto cara ai regimi  totalitari, che, di fronte al dissenso ed a qualsiasi forma di opposizione e non avendo altri argomenti, tacciavano chi resisteva di tradimento!

Di fatto, in soli due anni il Comune di Latina è riuscito ad inanellare una serie di incredibili di fallimenti, sbandamenti e sconfitte. Insomma la città di Latina sembra completamente disorientata.

L’estate scorsa, illuminata durante una cena all’ombra dell’arena di Verona, la Giunta decide improvvisamente di candidare Latina a “città della cultura 2026”, a pochissimi mesi dalla scadenza del bando. Quei mesi sono stati usati per distrarre il dibattito pubblico, non affrontare le necessità della città, evitare un vero confronto e sviare dallo stesso programma di governo. Sono bastate un paio di domande della Commissione per far naufragare miseramente il battello ed oggi non se ne parla più!

Sul fronte rifiuti, servizio pubblico essenziale e voce pesantissima di bilancio, una navigazione tempestosa che sta creando pericolose disfunzioni. Su un sistema che muove altissimi interessi economici, sociali e di igiene e salute pubblica, non si capisce dove Celentano & Co vogliano arrivare. Di fatto si sta facendo fallire una corretta raccolta differenziata, facendo lievitare i costi, scontentando cittadini e lavoratori e rendendo Latina impresentabile.

I giardini pubblici sono un cantiere a tempo indeterminato; il verde pubblico viene gestito in modo improvvisato; le strade sono diventate percorsi accidentati e lunghe strisce di un’infinita tonalità di grigio; la stagione balneare non è ancora partita così come la programmazione di eventi estivi; la circolazione è sempre più caotica, con parcheggi selvaggi e nessun controllo; i trasporti pubblici sono al palo; alcune strutture pubbliche vengono cedute in assenza di qualsiasi indicazione o programmazione. Al centro si è raggiunto l’apice dell’incomprensibilità: a fronte di roboanti annunci di riqualificazione, un modesto maquillage dominato dal nero pece e ricoperto di resina, nessun servizio ne ai cittadini ne al commercio: un’immensa isola di calore!

Intanto, annunci, conferenze stampa, inaugurazioni vuote, cerimonie varie, nastri tricolori e forbici, sorrisi, foto. A singhiozzo la Sindaca annuncia chiarimenti di maggioranza, prospetta crisi, minaccia passi indietro; poi, magicamente, tutto sembra passare, come si fa con i bambini si stimola uno spavento et voilà!

Tutto ciò è davvero sconfortante, la città a quasi cento anni sembra invecchiata tutta insieme, vittima di una sostanziale noncuranza e con una classe politica inadeguata, più attenta ad interessi non generali che a quelli della comunità; in fondo un’imbarcazione che, senza nocchiero e bravi marinai, priva di vele e di remi e vogatori, rischia di vagare in un mare sconosciuto e di imbattersi in corsari e pirati”.

Così, in una nota, l’ex consigliere comunale del Partito Democratico, Giuseppe Pannone. 

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