LATINA, COMMISSIONI CONSILIARI. LBC: “STESSO SCENARIO DI SEMPRE: CENTRODESTRA LITIGA SULLE PRESIDENZE”

Il gruppo consiliare di Latina Bene Comune
Il gruppo consiliare di Latina Bene Comune

“Tutto cambia perché nulla cambi. E così ritroviamo la destra al governo della città esattamente come l’avevamo lasciata, apparentemente compatta ma in realtà litigiosa e attenta solo alla spartizione di poltrone e presidenze.

Se un anno fa era riuscita per lunghi mesi a bloccare completamente il lavoro delle commissioni comunicando dopo ben sei mesi i nomi dei componenti e paralizzando di fatto ogni azione amministrativa, oggi, ancora sulle commissioni, rivela tutte le crepe di una maggioranza evidentemente unita solo per interesse. Apprendiamo con amarezza che le pagine dei giornali, a pochi giorni dall’insediamento ufficiale della nuova amministrazione, raccontano già di strappi e rotture, tensioni e accordi non rispettati. Non è bastata evidentemente un’ulteriore commissione consiliare, con i conseguenti costi per 11 commissari che gravano sulla città, per accontentare le mire di tutti. I posti non bastano mai e ora lo stallo è sulle trattative per le presidenze.

L’approccio amministrativo del centrodestra si rivela sempre lo stesso, finalizzato solo alla distribuzione di cariche e al bene dei singoli che prevale sul bene comune”. Così in una nota il gruppo consiliare di Lbc, composto da Damiano Coletta, Floriana Coletta, Dario Bellini e Loretta Isotton, in merito alla nomina dei presidenti di commissione.

“Cambiano dunque le condizioni e gli scenari, ma gli attori restano gli stessi e identiche sono le modalità di concezione della politica e dell’amministrazione. La sindaca ha lamentato la gravità della situazione in cui versa la città e a questo proposito le chiediamo cosa ci si poteva aspettare dopo nove mesi di commissariamento. Eppure, la sua maggioranza si prende il tempo e la libertà di litigare per le poltrone, rischiando di paralizzare ancora l’attività. Intanto, la città è sommersa da erbacce e rifiuti e i progetti del Pnrr rischiano una battuta d’arresto”.

“La verità – concludono i consiglieri del movimento politico – è che sono state fatte promesse elettorali che ora non si è in grado di mantenere e la città è ferma in un momento delicato, in attesa che si concluda il gioco delle poltrone. Governare è un’altra cosa e richiede responsabilità e cura del bene comune”.

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