Coprogettazione Welfare, le precisazioni dell’Assessora e Vice-Sindaco del Comune di Latina Francesca Pierleoni
“In relazione all’articolo apparso domenica 3 aprile sul quotidiano Latina Editoriale Oggi, dal titolo “Inclusione sociale. Il Tar annulla i bandi comunali”, ritengo doveroso fare alcune precisazioni.
Il Consorzio di Cooperative Parsifal ha impugnato dinanzi al Tar gli atti delle procedure avviate dal Comune di Latina per individuare il partner con cui coprogettare i seguenti servizi: servizi di accesso, valutazione e progettazione del Distretto Latina 2; servizio misure per il sostegno e l’inclusione sociale del Distretto Latina 2. I ricorsi sono stati presentati dal Consorzio Parsifal – ma non dalla Consorziata Astrolabio né dalla Cooperativa Osa con la quale Parsifal aveva costituito l’Ati – dopo che lo stesso Consorzio aveva partecipato, risultando secondo, alle procedure che oggi contesta ritenendole illegittime.
I servizi oggetto della coprogettazione sono distrettuali, cioè riguardanti l’intero territorio del Distretto Latina 2, che comprende anche i Comuni di Norma, Pontinia, Sabaudia e Sermoneta, di cui il Comune di Latina svolge il ruolo di Comune Capofila, e le procedure sono state avviate a seguito dell’indirizzo politico fornito dalla deliberazione assunta dal Comitato dei Sindaci del Distretto n. 9 del 28/10/2021, pubblicata sul sito istituzionale dell’Ente, nelle sezioni Albo Pretorio e Amministrazione Trasparente.
Occorre precisare che le sentenze del Tar, preliminarmente, rigettano alcuni dei motivi su cui si sono basati i ricorsi del Consorzio Parsifal e riconoscono in toto la correttezza delle procedure seguite dal Comune di Latina nel percorso di coprogrammazione. Viene infatti evidenziata la correttezza dell’azione comunale nel ricercare e realizzare il coinvolgimento attivo degli Enti del Terzo Settore.
Tuttavia, il Tar ha evidenziato che le procedure non possono essere inquadrate nell’ambito del Codice del Terzo Settore ma devono essere ricondotte a procedure concorrenziali, finalizzate all’affidamento di contratti pubblici, per lo svolgimento di un servizio con il riconoscimento di un corrispettivo, idoneo ad assicurare un utile di impresa, con conseguente applicazione del Codice degli Appalti.
La decisione del Tribunale Amministrativo si è basata su due presupposti: il parere del Consiglio di Stato n. 2052 del 20 agosto 2020 e l’art. 56 del Codice del Terzo Settore.
Premesso che nel frattempo i servizi distrettuali in questione non hanno subìto alcuno stop e verranno assicurati fino a quando non sarà eventualmente necessario avviare una nuova procedura, colgo l’occasione per precisare che a seguito di consultazioni e approfondimenti il Comune di Latina ha deciso di proporre appello avverso le sentenze del Tar, previa sospensiva della sentenza di primo grado, per le seguenti considerazioni:
- il parere del Consiglio di Stato n. 2052 del 20 agosto 2020, è stato completamente superato dalla Sentenza della Corte Costituzionale n. 131 del 26 giugno 2020, dal Decreto Semplificazioni (D.L. 76 del 16 luglio 2020) che ha apportato importanti modifiche al Codice degli Appalti per il riconoscimento del Codice del Terzo Settore e dal D.M. del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 72 del 31/03/2021, avente ad oggetto le “Linee Guida attuative sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo Settore”;
- l’art. 56 del Codice del Terzo Settore, che prevede il mero rimborso delle spese sostenute e documentate, si applica alle Associazioni di Volontariato ed alle Organizzazioni di Promozione Sociale, e non alle Cooperative Sociali, come nel caso di specie.
Come ha riconosciuto la Corte Costituzionale, attraverso gli strumenti della coprogrammazione e coprogettazione viene definita una prassi collaborativa tra istituzioni pubbliche ed Enti di Terzo Settore, nel riconoscimento di una comune finalità volta al perseguimento dell’interesse generale della comunità e in piena attuazione al principio costituzionale di sussidiarietà previsto dall’art. 118, comma 4, della Costituzione. Questo è un obiettivo primario di questa Amministrazione nello spirito della più ampia condivisione e valorizzazione delle realtà effettivamente operanti del Terzo Settore”.
Così, in una nota, l’Assessore al Welfare Francesca Pierleoni.