Isolamento e astensionismo, Andrea Chiarato: “Lo sport come soluzione, per il suo valore sociale e psicologico”
Lo sport contrasta la solitudine, ponendosi come misura efficace per consentire alla persona di tornare a vivere il contesto sociale che lo circonda. Una spunto di riflessione sul valore dello sport, che va oltre l’impiantistica, l’agonismo e il risultato a fine competizione.
Il presupposto di partenza di Andrea Chiarato, esponente di Fratelli d’Italia a Latina, nasce dalla crescita esponenziale del fenomeno dell’isolamento, che riguarda trasversalmente tutte le fasce d’età: “Lo sport è fondamentale per combattere la solitudine. Le nuove tecnologie promuovono una vita socialmente isolata”. Di recente anche Vanity Fair è tornato sulla questione, dopo l’allarme lanciato da Vivek Murthy, “surgeon generale” degli Stati Uniti, una delle più alte cariche sanitarie del Paese, che ha esortato i funzionari pubblici a trattare l’isolamento con la stessa urgenza con cui si trattano patologie e dipendenze, perché l’alterazione psicologica danneggia inevitabilmete lo stato di salute fisica.
Un’analisi che trova d’accordo Andrea Chiarato, nel momento in cui gli viene portato all’attenzione il problema, tra le cui soluzioni indica proprio lo sport: “È una soluzione a questo problema. Un concetto simile, rapportato nel nostro contesto territoriale, significa essere bravi a garantire a tutti l’opportunità di fare attività sportiva ed uscire fuori dall’empasse, in cui ognuno di noi ci si può trovare”. Un agente di integrazione sociale lo sport, in un momento così delicato per la vita del territorio pontino e del mondo in generale. La chiusura in se stessi si manifesta in diverse forme.
Compreso l’astensionismo al voto e da qualsivoglia forma di appartenenza alla collettività: “Anche in questo lo sport è importante per essere e sentirisi comunità. Ci sono dei chiari punti in comune tra sport e politica, a partire dalle relazioni umane che crea. Prima come cittadino e poi personaggio politico, sottolineo l’importanza di andare a votare, per recuperare quella voglia di partecipazione alla cosa pubblica e mettersi in gioco da elettori, prima ancora che da candidati”.