LATINA, CENTRI DIURNI PER DISABILI: “CHIUSI DA AGOSTO 2020”. LA DENUNCIA DI SOLIDARIETÀ SOCIALE

Il candidato consigliere comunale alle elezioni di Latina Fabrizio Vitali denuncia la chiusura di tre centri per disabili: “Di annuncio in annuncio”

“Gli annunci fanno male alla fiducia dei cittadini quando non si rispettano e ancora più se si tratta di servizi essenziali al benessere di ragazzi con disabilità e alle loro famiglie.

Fabrizio Vitali

Facilmente – spiega Vitali – l’amministrazione è stata ben capace di annunciare l’intitolazione di una via o di una piazza a uno/a o più benemeriti d’Italia o del nostro territorio e di porre in essere velocemente la nuova toponomastica ma quando si tratta di servizi al cittadino il disagio avanza .

Così è stato con la scuola primaria e dell’infanzia di via Bachelet dove i lavori di copertura si sono protratti per lungo tempo e financo non sono stati portati a termine come era possibile durante l’estate 2020 con conseguente chiusura dell’entrata principale a scuola per gli alunni per gran parte dell’anno scolastico 20/21 ed enormi assembramenti in pieno ritorno di pandemia di fronte all’entrata secondaria di via Tobagi.

Ma qui si tratta di cosa ancor più grave, ad agosto 2020 si chiudono seppur con giustificati motivi di sicurezza i tre centri diurni attualmente gestiti dalla Coop. OSA, Casal delle Palme , il centro Salvatore Minenna di via Mugilla a questi intitolato nella primavera 2018 e Le Tamerici all’intersezione tra le strade Litoranea e Casilina nord. I ragazzi subirono trasloco forzato ma con l’annuncio dato alle famiglie che entro l’autunno dello stesso anno l’utenza nel frattempo spostata in varie sedi provvisorie comunque insufficienti per un adeguato servizio sarebbe rientrata. 

Dunque i centri si chiudono nell’Agosto 2020 , ma il progetto di fattibilità per la messa in sicurezza dei centri per una spesa di circa 280 mila euro viene approvato solo 3 mesi dopo nel novembre 2020, cosa che andava fatta molti mesi prima della chiusura per garantire una ben più veloce procedura per l’inizio e la chiusura dei lavori, è già fumo dunque il primo annuncio di riapertura entro l’autunno dello stesso anno già nel momento in cui viene fatto.

Nel frattempo sono passati altri 9 mesi e una intera altra estate e nulla si è mosso nei centri ora chiusi, ma c’è un nuovo annuncio da parte degli assessori competenti guarda caso in prossimità del rinnovo dell’amministrazione comunale che pone il limite massimo dell’espletamento dei lavori entro l’autunno 2021. Nel frattempo continua il disagio dei ragazzi costretti ora in locali insufficienti, non adeguati al servizio, e continua il disagio di quelle famiglie che per tale motivo hanno scelto di tenerli a casa.

Su questa questione che qualifica il fare di una amministrazione cittadina – conclude l’ex consigliere provinciale dei Verdi – ci attendiamo che gli assessori Ranieri e Ciccarelli sappiano tenere fede a quanto annunciato, ché gli annunci disattesi fanno male alla comunità e procrastinano disservizi che il Comune deve essere in grado di fornire ai cittadini ancor più quelli destinati alla parte più debole della comunità”.

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