Assegnazione case popolari a Latina, si è riunita la Commissione Trasparenza: manca la commissione per le graduatorie
“La commissione trasparenza che ho l’onore di presiedere – spiega in una nota il Presidente e consigliere comunale Andrea Chiarato (Fratelli d’Italia – si è riunita per trattare un argomento quanto mai increscioso. Ovvero la mancanza della commissione di valutazione per la validazione delle graduatorie per l’assegnazione di case popolari“.
“Questo organo fondamentale per gli equilibri sociali di ogni comune italiano manca a Latina da due anni e da tutto questo tempo non ci sono state assegnazioni, né ci saranno a breve a causa del ridotto numero di dipendenti comunali e del grave carico di lavoro a loro assegnato che non consente distaccamenti per costituire questa commissione”.
“Il Dott. Cestra (ndr: dirigente del Comune di Latina) presente in sostituzione dell’Assessore Coco, da me convocato ma assente per impegni personali, ha informato la commissione che il 16 marzo sarà riunito un tavolo per discutere di questi problemi”.
“E emerso che i rimedi a questa condizione che colpisce chi è in condizione di disagio sociale avrebbero potuto essere due: cercare soggetti esterni all’amministrazione che vogliano svolgere questo delicato incarico e modificare i criteri dell’attribuzione dei punteggi che formano le graduatorie per gli aventi diritto (sembra esserci una bozza che la commissione ha chiesto di poter visionare per dare il proprio contributo), argomento che merita di essere visionato ed eventualmente modificato secondo i parametri praticabili”.
Con votazione unanime (Chiarato, Celentano, Faticoni, Carnevale, Zaccheo, Muzio, Fiore favorevoli e 2 assenti) si è proposto, previa verifica di fattibilità, di attivare incentivi economici per i dipendenti interni e di escludere la possibilità di ricorre a figure esterne vista la delicatezza del ruolo.
“Resta obbligo di questa amministrazione – conclude Chiarato – l’individuazione di nuove aree da destinare alle edificazioni in ERP (ndr: edilizia residenziale pubblica), vista la particolare esigenza abitativa che ha portato ad accumulare circa 8000 richieste da parte di cittadini e famiglie in stato di necessità che risiedono nel nostro comune. Risolvere la questione relativa alla ex SVAR, ovvero l’area già espropriata e destinata all’edilizia popolare, può essere un punto di partenza importante. Pertanto mi riservo la possibilità di riportare in questa commissione gli argomenti trattati nell’attesa di una rapida soluzione alla convocazione della commissione case popolari ora vacante”.
