Europa Verde: ”La Giunta Celentano al galoppo verso il “Premio Attila”: si inizia dall’Isola Pedonale. Tra il bonum e il facere c’è di mezzo il fare”
Arrivano altre critiche alla candidatura di Latina come Capitale della Cultura (per leggere il dossier completo fai clic a questo link.
“Abbiamo assistito all’audizione del Comune di Latina per la candidatura della città come Capitale della Cultura per il 2026 – spiega in una nota Europa Verde Latina – l’impressione, malinconica e deprimente, è di vuoto assoluto riempito solo di parole in libertà e spesso contraddittorie.
Nei vari interventi tanti sono stati i richiami a concetti, progetti, visioni che meritano attenzione e proviamo a citarli secondo l’ordine seguito dalle relatrici. In particolare:
- La sindaco Celentano ha parlato di “città europea”, tuttavia, quanto ascoltato, ci porta verso le parti più arretrate del pianeta;
- La rappresentante della regione Lazio, nel dividere il proprio appoggio tra il capoluogo e Gaeta, ha decantato le peculiarità dei siti limitrofi che, facciamo notare, appartengono a culture e al patrimonio “di altri popoli” rispetto alle genti di Latina le cui provenienze sono molteplici e recentissime;
- L’assessore Muzio ha fatto riferimento ad un ideale rapporto tra sviluppo e ambiente citando l’obbiettivo dell’economia circolare, ai valori previsti nell’Agenda ONU 2030, alle fonti energetiche rinnovabili. All’Assessore chiediamo: a) È sabotando (nella fase corrente) il sistema Porta a Porta dei rifiuti che si rispetta l’economia circolare? b) È asservendo nuovamente alle auto Piazza del Popolo che si va verso quanto richiesto dall’Europa e dall’Agenda ONU? c) conosce, l’attuale amministrazione, quanti ed in quali condizioni si trovano gli impianti fotovoltaici installati sulle strutture pubbliche di sua competenza ad iniziare dalle scuole? A tale proposito denunciamo il grave danno economico, per le casse pubbliche, da un mancato risparmio/guadagno per un eventuale non o cattivo funzionamento degli impianti stessi.
- Nel video proiettato la parte del leone la fanno le bellezze del territorio tutte dei paesi limitrofi (Ninfa, Semprevisa, Sabaudia, Circeo, Fossanova e le bufale) a sottolineare il vuoto della città;
- La Dottoressa Cavallo, a cui esprimiamo la nostra solidarietà per dover argomentare le scarse ragioni a favore della candidatura di Latina, ha dovuto far ricorso ad una città nascosta, ad una lingua/dialetto di fantasia, ad indovinelli, ad un atteggiamento di “spaesamento” per scoprire chissà cosa comunque da farsi in maniera lenta (???).
Alla domanda su quali sponsor e partners contare la risposta si è persa nel vento; sui giovani la relatrice afferma che “vanno via” e subito interviene la Muzio che “li facciamo tornare perché da noi stanno bene: c’è il mare, ci sono le piste ciclabili); sulla cultura si punta sulla ruralità, sui colli (??), sui borghi, proprio tanta roba; sull’organizzazione si punta sul comitato spontaneo promotore; e poi il colpo di teatro sui posti letto, verranno in soccorso, Sermoneta, Sezze, Sabaudia.
Se il Bonum Facere consiste nell’eliminare un pezzo di Isola Pedonale, un tratto di Pista Ciclabile, il Porta a Porta nella raccolta dei Rifiuti, la chiusura delle Case di Quartiere, la candidatura giusta è quella per il Premio Attila puntando a valorizzare lo stato in cui versano la stazione FFSS, il grattacielo Key, l’ex Icos, la Ex Rossi Sud, il sacco di B.go Piave, il rudere del mercato del martedì.