A parlarne sono i presidenti dell’ associazione Borgo Sabotino 2.0 e l’associazione Tor Tre Ponti di Latina, Sinuè Basciu e da Emanuele Bonaldo
“Stiamo riuscendo a costruire un rapporto molto utile e bello con diverse attività commerciali della zona – ci dice Sinuè Basciu – fare gruppo per diventare più forti nel rispondere alle esigenze delle famiglie in difficoltà e’ per noi motivo di orgoglio, peccato per la mancanza di attenzioni e sostegno da parte delle amministrazioni perché si potrebbe fare di più ma noi nel nostro piccolo facciamo grandi cose, noi arriviamo dove le istituzioni brancolano nel buio”.
“Noi come associazioni ci stiamo dando da fare per sensibilizzare tutte le attività della zona che possano mettere a disposizione qualcosa e affinché si smetta una volta per tutte di buttare il cibo quando al mondo si deve combattere la povertà, a volte basta un etichetta sbagliata di un barattolo su una pedana di cibo che per costi o per politiche aziendali viene portata al macero tutta la pedana….uno spreco enorme se pensiamo ai tanti pensionati che campano con 600 euro di pensione o per le persone che vivono le guerre, ecco perché continuiamo a girare nel territorio, per cercare sempre nuovi partner che siano sensibili a queste tematiche, anzi ne approfittiamo per invitare e lanciare un appello soprattutto alle grandi aziende a collaborare con noi”.
“Per fortuna c’è anche chi sposa le nostre iniziative, piccole realtà della zona ma anche grosse realtà come quella della azienda Gestal 2000 che ci ha da poco donato diversi bancali di scatolame, quindi ringraziamo pubblicamente i loro dirigenti, responsabili e operai per il loro lavoro e la loro sensibilità, invitiamo a non buttare via nulla ma di contattarci e aiutarci ad aiutare. Un ulteriore appello lo facciamo all’ amministrazione comunale entrante , uscente o commissario. Siamo anni che cerchiamo in tutte le maniere delle sedi per lo stoccaggio di queste attività, latina ne è piena di strutture abbandonate che potrebbero essere messe a disposizione ma quello che non ci è chiaro è il perché tutti si girino dall’ altra parte invece di collaborare e per rendere una città migliore”.
“Siamo disposti ad occuparci dei lavori di ripristino di queste strutture e quindi preservandole dove ora vivono piccioni e topi, ecco non sarebbe meglio metterle in mano ad associazioni che mettono il loro tempo a disposizione della comunità? L’ assistenza spetterebbe al comune e ai servizi sociali quindi di fatto non stiamo lavorando solo per aiutare le persone in difficoltà ma allo stesso tempo stiamo togliendo qualche castagna dal fuoco anche all’ amministrazione. Sicuramente con una sede potremmo allargare il bacino dell’ assistenzialismo e magari potremmo avere la possibilità di aprire nuovi spazi e punti di incontro anche per gli anziani, per gli invalidi e tante altre attività ricreative”.