LATINA, AL CAMBELLOTTI ARRIVA IL “ROBERTO GATTO TRIO”

Atteso a Latina nell’Arena del Museo Cambellotti, per il quarto concerto della rassegna “Novecento. Un secolo da scoprire”, il Roberto Gatto Trio 

È entrata nel vivo la rassegna “Novecento. Un secolo da scoprire”, organizzata dal Comune di Latina, dal Museo Duilio Cambellotti e dalla Fondazione Campus Internazionale di Musica, nell’Arena del Museo civico.

La varietà dei programmi è una delle chiavi dell’iniziativa che vuole avvicinare un pubblico ampio e intergenerazionale alla musica e al patrimonio culturale custodito nel museo cittadino, che nei giorni di spettacolo resterà aperto fino alle 21.

Dopo aver presentato, nei concerti già realizzati, un’offerta musicale che ha spaziato dalla musica antica e popolare al Barocco, quindi al Novecento e alla musica da film, per il quarto concerto in programma è atteso il Jazz, con il Roberto Gatto Trio.

Roberto Gatto è uno dei più grandi batteristi italiani, sicuramente il più rinomato all’estero grazie alle collaborazioni con i più importanti artisti del panorama jazzistico mondiale. A Latina, dove nel 2017 è stato anche titolare della cattedra di Batteria e percussioni jazz presso il Conservatorio “Ottorino Respighi”,  presenterà una formazione inedita e originale con Alessandro Lanzoni alle tastiere e Edoardo Ferri alla chitarra.

Il gruppo esplora nuove sonorità, ricalcando le orme degli “Organ Trio” più iconici. Guidato dalla maestria di Gatto alla batteria, il Trio accompagnerà il pubblico in un viaggio musicale che attraversa composizioni originali e reinterpretazioni di classici, dimostrando una volta di più la capacità del jazz di rinnovarsi e sorprendere.

Roberto Gatto Nato a Roma il 6 ottobre 1958, il suo debutto professionale risale al 1975 con il Trio di Roma (Danilo Rea, Enzo Pietropaoli) e da allora ha suonato in tutta Europa e nel mondo con i suoi gruppi e a fianco di artisti internazionali. Oltre ad una ricerca timbrica raffinata e a una tecnica esecutiva perfetta, i gruppi a suo nome sono caratterizzati dal calore tipico della cultura Mediterranea; questo rende senza dubbio Roberto Gatto uno dei più interessanti batteristi e compositori in Europa e nel mondo. È sicuramente il più rinomato batterista italiano all’estero e vanta importanti partnerships con artisti del mondo del jazz e non solo. Numerose sono le sue collaborazioni come sideman: Chet Baker, Freddy Hubbard, Lester Bowie, Gato Barbieri, Kenny Wheeler, Randy Brecker, Enrico Rava, Ivan Lins, Vince Mendoza, Kurt Rosenwinkel, Joey Calderazzo, Bob Berg, Steve Lacy, Johnny Griffin, George Coleman, Dave Liebman, Phil Woods, James Moody, Steve Grossman, Lee Konitz, Barney Wilen, Ronnie Cuber, Sal Nastico, Michael Brecker, Jed Levy, George Garzone, Tony Scott, Paul Jeffrey, Bill Smith, Joe Lovano, Curtis Fuller, Kay Winding, Albert Mangeldorff, Cedar Walton, Tommy Flanagan, Kenny Kirkland, Stefano Bollani, Mal Waldron, Ben Sidran, Enrico Pieranunzi, Dave Kikosky, Franco D’Andrea, John Scofield, John Abercrombie, Billy Cobham, Bobby Hutcherson, Didier Lockwood, Richard Galliano, Christian Escoude, Joe Zawinul, Bireli Lagrene, Palle Danielsonn, Scott Colley, Eddie Gomez, Giovanni Tommaso, Paolo Damiani, Emmanuel Bex, Pat Metheny, Adam Rogers, Rita Marcotulli, Niels Henning Pedersen, Mark Turner, Lew Tabackin, Chris Potter, Mike Moreno, Dado Moroni. Come leader ha registrato molti album: Notes, Fare, Luna, Jungle Three, Improvvisi, Sing Sing Sing, Roberto Gatto plays Rugantino, Deep, Traps, Gatto-Stefano Bollani Gershwin and more, A Tribute to Miles Davis Quintet, Omaggio al Progressive, The Music Next Door, Roberto Gatto Lysergic Band, Remebering Shelly. Nel corso degli anni ha composto musica per il cinema, in particolare insieme a Maurizio Giammarco la colonna sonora di “Nudo di donna” per la regia di Nino Manfredi, e, in collaborazione con Battista Lena, le colonne sonore di “Mignon e Partita”, che ha ottenuto cinque David di Donatello, “Verso Sera” e “Il grande cocomero”, tutti diretti da Francesca Archibugi. Nel 1983 è stato eletto il primo batterista italiano dal sondaggio della rivista mensile. Fare Musica. Nel 1983 e nel 1987 con il gruppo Lingomania ha vinto il referendum Top Jazz della rivista Musica Jazz nella categoria miglior gruppo. Nel 1988, 1989, 1990 è stato al primo posto della categoria batteristi dei “vostri preferiti” di Guitar Club. Nel 2007, 2009 e 2010 è stato votato come il miglior batterista dal referendum Top Jazz della rivista Musica Jazz. Nel 1993 ha realizzato due video didattici “Batteria vol. 1 e 2”. È stato il direttore artistico di Jazz in progress presso il Teatro dell’Angelo a Roma. Per oltre dodici anni ha insegnato batteria e musica d’insieme presso i seminari di Siena Jazz. Ha frequentato il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e il Conservatorio de L’Aquila. Nel 1997 il direttore Laurent Cugny della francese Orchestre National de Jazz lo chiama per un tour in Francia ed alcune date in Italia. Ultimamente si dedica all’attività solistica e suona spesso con la formazione del trombettista Enrico Rava. È titolare della cattedra di batteria jazz al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma.

Alessandro Lanzoni L’assegnazione del “Top Jazz 2013” come miglior nuovo talento dell’anno, attribuito dai più qualificati giornalisti italiani per la rivista Musica Jazz, colloca ormai a pieno titolo Alessandro Lanzoni fra gli artisti di maggiore personalità del jazz italiano. Alessandro si è affermato molto presto anche in veste di leader, e può già vantare una significativa esperienza internazionale in Europa, Asia, America Latina, Africa e Stati Uniti. Nel 2014 è stato il vincitore della XIII edizione del Premio “Memorial Tullio Besa”, riconoscimento assegnato annualmente al giovane musicista italiano che si è maggiormente distinto per capacità e talento, attribuito per la seconda volta a un jazzista dopo la vittoria del 2006 di Francesco Cafiso. Nel 2015 gli è stato attribuito il “Premio Renato Sellani”, in occasione della Prima Edizione di questo riconoscimento. La sua formazione di musicista è frutto di un percorso intenso, sviluppato in due direzioni: gli studi “classici”, culminati col Diploma di Pianoforte conseguito nel 2012 col massimo dei voti, Lode e Menzione d’onore presso il Conservatorio Cherubini di Firenze sotto la guida di Giovanna Prestia, e l’approfondimento del linguaggio jazzistico: dalle prime lezioni con L. Pieri e M. Grossi alla frequenza dei corsi estivi di Siena Jazz e della Berklee di Boston come borsista delle Clinics di Umbria Jazz, fino al Corso Biennale InJam, nell’ambito di Siena Jazz, grazie al quale ha potuto fruire degli insegnamenti di Maestri del calibro di Danilo Perez, Kenny Werner, Aaron Goldberg, Steve Kuhn, John Taylor, Franco D’Andrea, Stefano Battaglia, Danilo Rea. Inoltre, a testimoniare una non comune versatilità di musicista, lo studio del violoncello e della composizione: nel febbraio 2015 ha conseguito la Laurea Specialistica in Composizione e Arrangiamento Jazz al Conservatorio di Firenze con il massimo dei voti e la lode. Presente fin da giovanissimo nei cartelloni dei più importanti Festival italiani, la sua attività lo ha portato a suonare al fianco di prestigiosi musicisti quali Enrico Rava, Kurt Rosenwinkel, Seamus Blake, Joe Sanders, Lee Konitz, Aldo Romano, Roberto Gatto, Ralph Alessi, Jeff Ballard, Larry Granadier, Ambrose Akinmusire, Aaron Goldberg, Miguel Zenon, Michael Blake, Barbara Casini, Ares Tavolazzi, Nico Gori, Walter Paoli, Lello Pareti, Cocco Cantini, Maria Pia De Vito, Fabrizio Bosso, Fabrizio Sferra, Gianni Basso, Renato Sellani, Rosario Giuliani e molti altri. All’estero ha già avuto modo di esibirsi in Germania, Austria (Porgy and Bess Jazz Club-Wien), Israele (Haifa e Festival Internazionale di Eilat), Cina, Colombia, Panama Jazz Festival, Stati Uniti (Morgan Library Auditorium e Teatro Roulette, New York), Francia (Parigi-Sunset Sunside, Savoie Jazz Festival, Les Mans, ecc.) e in Spagna. Numerose anche le esecuzioni come solista della Rapsodia in Blue di Gershwin, con orchestre come la Oriental Symphony Orchestra di Shanghai diretta da Xu Zhong, la Filarmonia di Oviedo diretta da Marzio Conti, la Camerata Strumentale di Prato diretta da Christopher Franklin ecc.

Collabora stabilmente con Roberto Gatto, col quale ha inciso in trio l’album Replay per l’etichetta Auditorium parco della Musica e in Ottetto l’album “Pure Imagination” (Albore), e con Aldo Romano che lo ha voluto con sé nel gruppo “New Blood” insieme a Michel Benita e Baptiste Herbin per realizzare il CD “Connection” (Dreyfuss) e per una lunga serie di concerti nei più importanti Festival francesi. La sua attività è seguita con attenzione dai media: le sue partecipazioni a trasmissioni radiofoniche Rai sono frequenti (“La stanza della musica”, “Piazza Verdi”, “Doctor Djembé”, “Radio3 Suite” di Radio Tre, “Rai Tunes” di Radio Due). Molti giornali (Corriere della Sera, La Repubblica, Il Tirreno, Il Resto del Carlino, La Nazione, L’Unità ecc.) gli hanno dedicato diversi articoli e le maggiori riviste specializzate (Jazzit, Musica Jazz, Jazz Magazine, la statunitense Jazz Times, la francese Jazz Hot e la tedesca Neuen Musik Zeitung) hanno recensito i suoi lavori discografici. Il mensile “Jazz Magazine” gli ha riservato la copertina e una lunga intervista. È docente di Pianoforte Jazz all’Università di Siena Jazz e al Conservatorio di Adria in Veneto.

Edoardo Ferri nato a Sarzana (SP) il 27/02/02 comincia a studiare la chitarra all’età di 10 anni per poi intraprendere lo studio del jazz all’età di 12 presso l’Accademia Bianchi di Sarzana sotto la guida del maestro Fabio Vanello. Dopo varie esperienze musicali all’interno dell’Accademia si sente di dover espandere le proprie vedute, prendendo lezioni private e facendo masterclass in gran parte dell’Italia con: Peter Bernstein, Umberto Fiorentino, Fabio Zeppetella, Jonathan Kreisberg, Lage Lund, Gilad Heksleman, Nir Felder, Roberto Cecchetto, Domenico Caliri e molti altri. Dopo aver completato il percorso di studi obbligatorio, comincia il suo percorso presso l’Accademia Nazionale del Jazz di Siena. Vanta collaborazioni attuali in molti progetti musicali e suona e a suonato con molti musicisti tra cui: Fabrizio Sferra, Enzo Pietropaoli, Roberto Gatto, Maurizio Giammarco, Jason Palmer, Silvia Bolognesi, Mauro Avanzini, Daniele Paoletti, Gabrio Baldacci, Bruce Ditmas e molti altri.

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