LATINA, 5 I DEBITI FUORI BILANCIO RICONOSCIUTI DAL COMMISSARIO

DEBITI FOGLIANO

Comune di Latina: cinque debiti fuori bilancio riconosciuti dal Commissario straordinario dell’ente di Piazza del Popolo, Carmine Valente

Sono cinque i debiti fuori bilancio riconosciuti con altrettante delibere con i poteri del consiglio comunale da parte del Commissario prefettizio Carmine Valente.

Il primo riguarda un debito da oltre 20mila euro in ragione di una sentenza relativa a un decreto Ingiuntivo presentato dalla Società Madelon Spv Srl. La sentenza civile vede soccombente il Comune di Latina, condannato, con formula esecutiva, alla refusione delle spese pari a 23.993,88 euro, compresivi di interessi moratori (calcolati in 10.142,57 euro), spese di lite, liquidate in 4.000 euro per compensi professionali, oltreché alle spese generali ed accessori di legge, per un totale di 5.836,48 euro, e alle spese legali liquidate in 1.228,92 euro.

Il ricorso per Decreto Ingiuntivo è stato promosso, per l’appunto, dalla Società Madelon Spv Srl, in qualità di cessionaria della Rsa San Raffaele Sabaudia Srl. La Madelon Spy srl ha rivendicato il pagamento di tre fatture.

Altre debito fuori bilancio riconosciuto riguarda il professor Giuseppe Stancanelli, incaricato nel 1989 dal Comune di Latina, per redigere alcune consulenze (mai pagate da Piazza del Popolo) in merito alle mai realizzate Terme di Fogliano. La Corte di Appello Civile di Roma, nel 2022, si è definitivamente pronunciata condannando il Comune di Latina, quale parte soccombente, al pagamento in favore del professionista. L’Ente do dovrà pagare la somma totale di 29.009 euro.

Di entità minore il debito maturato in seguito a una sentenza del Giudice di Pace per un piccolo contenzioso: l’ente dovrà sborsare 2.334,59 euro.

Infine gli ultimi due debiti di bilancio. Il primo derivante da sette ordinande del Tar di Latina per un ammontare di 5.106 euro; il secondo per il conferimento dei rifiuti all’impianto Saf di Colfelice (Frosinone) al quale il Comune si è rivolto a causa di una serie di interruzioni del servizio di trattamento dei rifiuti da parte della RIDA Ambiente S.r.l.

Il Comune di Latina, con specifici provvedimenti dirigenziali, ha provveduto ad impegnare le somme necessarie per la liquidazione delle relative fatture emesse dalla società SAF SpA per il servizio svolto, sulla base della tariffa di accesso all’impianto. Tutte fatture che in realtà non sono state pagate alla Saf Spa che, tramite decreto ingiuntivo, ha ottenuto dall’ente pontino la somma di 10.217 euro.

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