LATINA, 2 ARRESTI PER L’AUTO INCENDIATA ALLA CIOLFI: ALL’ORIGINE UNA SEGNALAZIONE DI UN ABUSO EDILIZIO

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Maria Grazia Ciolfi, consigliera comunale di maggioranza (LBC)
Maria Grazia Ciolfi, consigliera comunale di maggioranza (LBC)

Arrestati mandante ed esecutore materiale dell’attentato subito a settembre scorso dalla consigliera comunale di Latina Maria Grazia Ciolfi

Secondo i Carabinieri della Compagnia di Latina, diretti dal maggiore Carlo Maria Segreto, l’attentato incendiario ai danni del suv Opel Grandland all’interno dell’abitazione della consigliera Ciolfi fu una ritorsione per un abuso edilizio scoperto in un’area sottoposta a vincoli nella zona di Foce Verde. Ciolfi, come noto, è la Delegata del Sindaco di Latina per la Marina.

La Procura di Latina, in base alle indagini dei militari dell’Arma, ha chiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Latina l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti sia del presunto mandante, Gianni Mastrostefano, un 42enne gestore di un tratto dell’arenile presso strada Valmontorio, sia dell’esecutore materiale dell’attentato, Valentino Mandrelli, un 32enne di Velletri.

Il motivo dell’attentato, secondo gli inquirenti, sarebbe da individuare nella costruzione di una recinzione abusiva realizzata dall’uomo il quale dava la responsabilità alla delegata per aver segnalato l’abuso alla Polizia Locale. Da lì, furono contestati all’uomo gli illeciti edilizi per dei lavori che, comunque, avevano ricevuto il niet dell’ufficio comunale preposto.

L’attentato incendiario avvenne, ad ogni modo, nella notte del 12 settembre scorso, all’interno della sua abitazione. All’inizio, si pensò che l’attentato potesse essere indirizzato anche nei confronti del marito della consigliera. Una pista che, a quanto è lumeggiato con gli arresti odierni, non aveva ragione di esistere. 

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