LANCIA LA COCAINA DALLA FINESTRA: CONCESSI I DOMICILIARI AL 30ENNE DI LATINA

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Arrestato a Latina, in Via San Carlo da Sezze, a pochi passi da Campo Boario: si è svolto l’interrogatorio di convalida

Non più in carcere, ma ai domiciliari. È questo l’esito dell’interrogatorio di convalida svolto dal 30enne di Latina, Luca De Bellis, assistito dagli avvocati Alessia Righi e Giancarlo Vitelli, accusato di spaccio di droga. Il giovane ha deciso di rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Laura Morselli, spiegando che la droga rinvenuta fosse in realtà per uso personale, mentre i soldi nella sua disponibilità deriverebbero dalla sua attività di consulenza gastronomica. Alla luce dell’interrogatorio, il Gip Morselli ha convalidato l’arresto e disposto la misura più lieve dei domiciliari.

Lo scorso 18 ottobre, la Polizia di Stato lo aveva in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. All’arrivo degli investigatori della Squadra Mobile, guidati dal vicequestore Guglielmo Battisti, il 30enne, soggetto già noto alle forze dell’ordine in quanto gravato da precedenti specifici, aveva tentato di disfarsi di 13 dosi di cocaina, gettandoli dalla finestra ma senza sapere che, proprio sotto al balcone, erano già appostati gli operatori della Polizia che, oltre a registrare il movimento, avevano provveduto a recuperare lo stupefacente.

De Bellis non era riuscito però a liberarsi di tutto lo stupefacente che deteneva in casa. Nell’abitazione, infatti, gli uomini della Questura avevano recuperato ulteriori 20 dosi di cocaina, quasi mezzo etto di hashish e 1.100 euro contanti. Parte dello stupefacente era custodito all’interno di una cassaforte che è stata trasportata in Questura e qui forzata per accedere all’interno e recuperare la droga; oltreché a stupefacente e denaro, veniva recuperato vario materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi. Un coltello con lama richiudibile della lunghezza totale di circa 32 centimetri intrisa di sostanza tipo hashish; una bustina di carta con all’interno sostanza polverosa bianca del peso di 20,983 grammi (sostanza da taglio); due rotoli di buste cellophane integre; un rotolo di carta argentata; un bilancino di precisione funzionante; due buste in cellophane con ritagli circolari all’interno; una busta in cellophane uguale a quelle dei due rotoli con ritagli circolari; una busta in cellophane nero circolare di grandi dimensione con all’interno evidente segno di polvere bianca; una forbice.

Sono stati rinvenuti, anche, degli appunti che gli investigatori ritengono dal tenore apparentemente inequivocabile e, in particolare, un foglio di carta riportante cifre, quantità e denaro, nonché la dicitura “cruda” e “cotta” palesemente riferibile alla sostanza stupefacente tipo “crack”.

De Bellis, nel 2020, fu tratto in arresto dagli agenti della Squadra Volante che gli sequestrarono un chilo e mezzo di cocaina.

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