Lago di Paola, il Dl 152 conferma lo spirito della legge Galli: “L’impegno del Pd sarà iscrivere il bacino nell’elenco del demanio idrico regionale”
“Concordo con il segretario provinciale, Omar Sarubbo, e con il segretario del Pd di Sabaudia, Luca Mignacca. L’impegno del Partito democratico per l’acquisizione del Lago di Paola al demanio marittimo resta fermo. È una battaglia che porteremo avanti a tutela della comunità di Sabaudia“. Lo ribadisce Salvatore La Penna, candidato al Consiglio regionale del Lazio con il Pd, replicando alla candidata della lista civica Rocca, Anna Scalfati, che imputa al partito una scarsa conoscenza della normativa.
«È necessario ricordare – afferma La Penna – che lo spirito e il contenuto della legge Galli, cui si fa appello per il riconoscimento della demanialità del lago, sono stati recepiti e riconfermati nel 2006 dal Decreto legislativo n.152, detto anche “Codice dell’Ambiente”. Tale decreto all’art. 144, comma 1, dispone: “Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato. Inoltre, la sentenza n. 5922 del 2012 con cui la Cassazione Civile ha respinto il ricorso degli eredi Scalfati sulla supposta natura privata del lago è motivata dal fatto che la materia del contendere non è attinente la demanialità del lago“.
“Per questo motivo è importante iscrivere il Lago di Paola nell’elenco del demanio idrico regionale, intento che porteremo avanti in seno all’azione in Consiglio regionale» sottolinea l’esponente democratico.
“La circumlacuale – spiega La Penna in conclusione – è stata l’unica opera di risanamento ambientale, per altro realizzata interamente con fondi pubblici. È necessario procedere all’individuazione di soluzioni che possano garantire investimenti sulla tutela ambientale del lago. Si lavori alla ricerca di risposte concrete, evitando qualsiasi strumentalizzazione e personalizzazione della vicenda“.