LAGHI PONTINI: BOCCIATO QUELLO DI SABAUDIA, MIGLIORANO FONDI E FOGLIANO

Goletta dei Laghi 2024 inaugura il suo tour nel Lazio presentando i risultati delle analisi microbiologiche effettuate nelle acque dei laghi pontini.

Nel lago di Fondi sono stati campionati due punti: il canale su via Acquachiara a Fondi e la confluenza tra canale San Vito e canale San Biagio a Monte San Biagio. Entrambi i punti sono risultati nei limiti di legge rispetto ai due parametri analizzati – Escherichia coli ed Enterococchi intestinali – che riguardano l’inquinamento microbiologico. Lo scorso anno, il primo era risultato fortemente inquinato e il secondo inquinato. Entrambi i punti hanno mostrato criticità negli anni e quindi vanno tenuti sotto controllo; soprattutto la confluenza dei due canali San Vito e San Magno. Nello specifico, sono stati effettuati due monitoraggi a monte della confluenza dei due canali (a circa 500 metri dal lago), il canale San Magno e il canale San Vito, ed è risultato che il primo è inquinato e il secondo fortemente inquinato.

I due punti campionati nel lago di Sabaudia sono: il lago di fronte al canale alla fine di Strada Selva Piana e il canale su via Orsolini Cencelli a Sabaudia. Il primo punto, preso a lago, è risultato entro i limiti, mentre lo scorso anno era risultato fortemente inquinato. Il secondo punto è risultato invece inquinato, mentre lo scorso anno era risultato nei limiti. Anche in questo lago le criticità si evidenziano ogni anno, quindi importante è continuare a tenere l’attenzione alta.

 Nel lago Fogliano, il punto campionato è la foce del canale su Strada Litoranea 6260 in località Cicerchia. Anche questo punto è risultato entro i limiti di legge, mentre lo scorso anno e anche nel 2022 era risultato fortemente inquinato. Continuare il monitoraggio anche in questo lago risulta quindi molto importante, viste le passate criticitàQui dai volontari di Legambiente sono stati effettuati in tutto cinque campionamenti: 2 nel lago di Fondi, 2 nel lago di Sabaudia e 1 nel lago Fogliano. 

Emilio Bianco, portavoce Goletta dei Laghi di Legambiente, ha commentato: “La situazione è in via di miglioramento rispetto agli scorsi anni, tuttavia, viste le criticità riscontrate in passato, continueremo a vigilare sullo stato di salute di questi laghi. Nel lago di Fondi, i campionamenti sono risultati entro i limiti di legge per quanto riguarda Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, a differenza dello scorso anno quando riscontrammo valori superiori ai limiti previsti dalla normativa vigente in Italia.  Abbiamo assistito ad un miglioramento anche nel lago Fogliano, sotto osservazione dal 2018, che finalmente è risultato nei limiti come non accadeva da tre anni a questa parte. Per quanto riguarda il lago di Sabaudia i due punti, campionati per il settimo anno consecutivo, ci restituiscono una fotografia invertita rispetto allo scorso anno quando il canale alla fine di Strada Selva Piana, fortemente inquinato l’anno scorso, è ora entro i limiti e invece il canale su via Orsolini Cencelli, che l’anno scorso era nei limiti, è risultato inquinato. Dall’inizio dei campionamenti assistiamo ad un andamento altalenante dei risultati che ovviamente non ci permette di abbassare la guardia, anzi, continueremo a mantenere alta l’attenzione su questi ecosistemi importantissimi per il territorio pontino”.

Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, sottolinea che “Nel Lago di Sabaudia, nonostante un trend migliorativo rispetto agli anni scorsi, c’è bisogno di fermare ogni scarico non depurato come quello che segnaliamo perché in questo lago dalle dimensioni limitate, il potere autodepurativo è molto contenuto e ogni fattore inquinante può generare importanti criticità alle attività che vi si svolgono, come avvenuto già nei mesi scorsi con uno stop alla mitilicoltura. I laghi pontini tutti, così belli e delicati, meritano un’attenzione particolarmente centrata sulla qualità della depurazione, affinché attraverso una struttura ambientale sana, siano volano di green economy, tutela della biodiversità e di uno sviluppo sostenibile, le cui fondamenta devono essere saldamente ancorate alle grandi aree protette regionali e nazionali nelle quali ricadono. Per risolvere la criticità che segnaliamo, e altre che potranno sorgere, siamo a completa disposizione delle amministrazioni e di chi gestisce il servizio idrico, con le nostre analisi, i nostri circoli e il nostro impegno”.

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