LA VIA APPIA NELLA LISTA DEL PATRIMONIO MONDIALE UNESCO

La Via Appia diventa Patrimonio Mondiale UNESCO: un traguardo storico per l’Italia, un riconoscimento per il tratto gestito dall’ente parco tra Itri e Fondi 

Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46esima sessione, ha deliberato l’iscrizione della “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Questo prestigioso riconoscimento segna un traguardo storico, rendendo la Via Appia il 60esimo sito italiano a entrare nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.

Fiorello Casale, Commissario dell’Ente Parco dei Monti Aurunci, ha espresso grande soddisfazione per l’importante riconoscimento: “Siamo estremamente orgogliosi di questo risultato. La Via Appia è un simbolo della nostra storia e cultura, e questo riconoscimento UNESCO è il coronamento di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di numerose istituzioni e comunità locali. Complimenti al nostro ufficio tecnico che ha seguito con dedizione tutte le fasi dell’istruttoria, fornendo al gruppo di progettazione i dati e i documenti relativi al tratto gestito dal nostro ente.”

Il Direttore del Parco, Giorgio De Marchis, ha aggiunto: “Questo riconoscimento non solo celebra la bellezza e l’importanza storica della Via Appia, ma darà anche un forte impulso allo sviluppo dell’area in chiave di gestione e fruizione sostenibile. Siamo già impegnati in importanti investimenti della Regione per la nuova segnaletica lungo l’Appia, e questa iscrizione UNESCO rafforza ulteriormente il nostro impegno per valorizzare e proteggere questo straordinario patrimonio.

Il percorso per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale è stato coordinato dal Ministero della Cultura, coinvolgendo 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università e numerose rappresentanze delle comunità territoriali, oltre al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede. 

Il Parco Naturale dei Monti Aurunci, in particolare, ha recentemente recuperato un tratto dell’antica via Appia nel suo territorio, rendendolo fruibile ai visitatori con pannelli didattici e aree attrezzate. Con il riconoscimento UNESCO, l’ente parco continuerà a lavorare per migliorare l’accessibilità e la valorizzazione del percorso, promuovendo un turismo sostenibile e consapevole.

“L’inserimento dell’Appia – Regina Viarum – nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco è una notizia storica, d’importanza strategica per la promozione del nostro territorio che arriva alla vigilia del prossimo Giubileo.

A beneficiare di questo riconoscimento, infatti, saranno anche la regione Lazio e la provincia di Latina.
A settembre dello scorso anno, l’assessore al Turismo Gianluca Di Cocco, su mia delega, partecipò ad uno degli ultimi incontri con gli ispettori dell’Unesco per consegnare la documentazione relativa a Latina, incentrata soprattutto sulle testimonianze archeologiche ancora presenti lungo l’Appia, nel nostro territorio, con ipotesi progettuali di valorizzazione.

Con l’Appia patrimonio dell’umanità, le nostre bellezze saranno collocate al centro di una vetrina internazionale. Ci sarà spazio anche per le città nuove.
Il sistema culturale integrato ‘Città di Fondazione Agro Pontino e Romano’, di cui il Comune di Latina è capofila, ha ottenuto, appena una ventina di giorni fa, l’accreditamento presso la Regione Lazio utile all’assegnazione di finanziamenti per la valorizzazione del patrimonio artistico. Questo è il momento di mettere a frutto tutte queste opportunità.

Ringrazio il Ministero della Cultura che per la prima volta ha proposto una candidatura Unesco, scegliendo proprio la Regina Viarum per l’eccezionale valore universale, come ha sottolineato il ministro Gennaro Sangiuliano, di una straordinaria opera ingegneristica che nei secoli è stata essenziale per gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l’Oriente. Ringrazio per il lavoro di squadra che ha consentito questo straordinario riconoscimento anche la Regione Lazio e il presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli per essersi interfacciato costantemente con le amministrazioni comunali nell’ottica di una politica di Area Vasta, sempre costruttiva, di condivisione e partecipazione per il bene della nostra meravigliosa provincia”.

Lo dichiara il sindaco di Latina Matilde Celentano.

“Ci abbiamo creduto tanto come Provincia di Latina e il grando lavoro fatto con “Via Appia Regina Viarum” ci ha dato ragione. – afferma il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli alla notizia.  – “Siamo stati l’unica Provincia a creare un sistema territoriale di coordinamento a sostegno della candidatura Unesco, con l’istituzione di una Cabina di Regia con i tredici Comuni attraversati dall’Appia. Insieme abbiamo lavorato alla costituzione di un nuovo modello di governance che contribuisse alla creazione di un’identità condivisa,  per l’Appia e il ricco patrimonio sviluppatosi nei secoli intorno alla sua storia. Lo abbiamo fatto creando una rete, tra istituzioni, associazioni e privati, promuovendo eventi diffusi e ponendoci come punto di riferimento territoriale. Abbiamo creato all’interno del Bilancio provinciale una voce dedicata al progetto, che potesse sostenere le iniziative culturali ed incentivare lo sviluppo di nuove attività comprensoriali.”

Con queste parole ricche di entusiasmo il Presidente Stefanelli ripercorre il lavoro svolto dall’Ente nell’ultimo anno, dalla firma del Protocollo il 10 gennaio 2023  con 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata, Puglia), 12 tra Province e Città Metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 Università italiane e straniere, fino all’istituzione della Cabina di Regia che ha visti coinvolti i 13 Comuni pontini di Cisterna di Latina, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Gaeta, Formia, Minturno 

Il progetto, coordinato dalla Amministrazione Provinciale, dall’Ente di Area Vasta e dai Comuni del territorio, ha dato via a numerosi eventi  sparsi sul territorio allo scopo di diffondere la storia e la cultura di questa straordinaria strada millenaria e dar vita ad un nuovo fervore in grado di unire  le varie aree pontine e risvegliare un comune sentire che potesse trasformarsi in opportunità di crescita

“Siamo pronti da qui a sostenere i Comuni aderenti al nostro Protocollo d’Intesa ed é nostra intenzione costruire un itinerario turistico locale in grado di valorizzare il nostro territorio. Lo faremo con la DMO, con la rete di parteners che abbiamo raccolto intorno a noi nei tanti eventi ed iniziative e, spero, anche con le istituzioni regionali, se lo vorranno. – continua Gerardo Stefanelli – “Da qui inizia un nuovo percorso, un’opportunità di crescita unica per la nostra Provincia che può ambire a valorizzare la sua storia millenaria attraverso una nuova visione, sempre più comprensoriale e proiettata verso il futuro. Continueremo a credere e ad investire sulla” Via Appia Regina Viarum” nella consapevolezza che la nostra storia e le nostre radici ci indicheranno ancora una volta la strada giusta per sostenere lo sviluppo o delle nostre comunità.”

La Provincia di Latina sosterrà economicamente i Comuni nella creazione e istallazione di tutta la cartellonistica che il prestigioso titolo richiede e nell’espletamento degli adempimenti, ma sarà anche impegnata nella creazione di un itinerario turistico dedicato, che accolga e raccolga la ricca e variegata storia di comuni tanto diversi, che sotto il nome della via che li ha uniti e continua a ricongiungerli potrebbero trovare un nuovo volano di sviluppo.

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