Istigazione al suicidio e omicidio colposo. Su queste due ipotesi di reato indaga la Procura della repubblica dell’Aquila in merito alla morte di Luca Palmegiani, 25enne di Latina, gettatosi dal quarto piano dell’Hotel Suisse di Roccaraso sabato scorso, durante lo svolgimento di “Azzurri in Vetta”, la kermesse di Forza Italia.
Il pubblico ministero Guido Cocco vuole verificare eventuali imperizie nella gestione sanitaria del paziente, trasferito all’ospedale San Salvatore dell’Aquila in condizioni critiche dopo l’estremo gesto. Il ragazzo, dopo un primo trasferimento al nosocomio di Castel di Sangro, è stato trasportato in ambulanza nel capoluogo abruzzese. Impossibile l’utilizzo dell’elisoccorso, per via delle avverse condizioni metereologiche.
Luca, arrivato in Abruzzo con altri militanti di FI, si trovava nella propria stanza d’albergo. Lì ha scritto due post pubblicati sul proprio profilo Instagram. Parole condivise dal ragazzo poco prima del lancio nel vuoto. Oggi, intanto, l’esame autoptico svolto dal medico legale, Giuseppe Sciarra, ha accertato le cause del decesso: un politrauma e un’emorragia diffusa. Dalle telecamere dell’albergo, dopo che si era buttato, si vedrebbe Luca alzarsi per un breve momento per poi ricadere a terra esanime.
L’ultimo post pubblicato su Instagram dal giovane sembra una saluto definitivo. “Voglio varcare il confine della gabbia che mi opprime”, si legge in una delle cinque slides caricate dal giovane pochi istanti prima dell’accaduto. “Vi voglio bene, Nonna sei una persona straordinaria e non meriti un nipote come me. Ti voglio bene e grazie per tutto l’affetto. Solo per te avevo dubbio se farlo. Non volevo ci stessi male dopo nonno. Te lo saluterò con affetto, non vedo l’ora di incontrarlo e riabbracciarlo. Moca, amore mio se mi lasciassi anche tu comunque morirei. Ti amo piccolina mia sei l’unica cosa che mi ha dato la forza di andare avanti. Forza Italia, vi voglio bene tutti. Ricordatemi con il sorriso. Grazie Antonio, ti saluto Silvio. Forza Roma”.