LA TRAGEDIA DELLA STUDENTESSA DI SCAURI: “NOEMY È UN ANGELO”

Noemy Mura
Noemy Mura

Tragedia a Scauri: lutto in città per la giovane ragazza di 18 anni che si è tolta la vita impiccandosi dentro casa

Si chiamava Noemy Mura, la ragazza appena 18enne che nella serata di ieri 6 marzo si è tolta la vita impiccandosi nella sua abitazione a Scauri. Vani i soccorsi che hanno trovato la giovane studentessa già priva di vita non prima di essere stati chiamati dai famigliari i quali hanno fatto da sé la inaspettata e drammatica scoperta.

Sul caso, la Procura di Cassino ha aperto un fascicolo delegando nelle indagini la Compagnia dei Carabinieri di Formia.

Intanto, la comunità è sconvolta e ieri sera alle 21 gli studenti e i compagni di classe del Liceo Scientifico Leon Battista Alberti, insieme al dirigente scolastico Amato Polidoro, hanno organizzato una veglia di preghiera per ricordare Noemy. Benvoluta e descritta come una giovane molto attiva, Noemy era vice capo redattrice del giornale “Il Liceale”, coltivando peraltro la sua passione per il teatro dove era attesa prossimamente nel progetto su Dante del registra Maurizio Stammati.

Noemy è un angelo…- scrivono dalla pagina Facebook della redazione de “Il Liceale dell’Alberti” – ha percorso con noi un lungo tratto di strada regalandoci spesso il suo sorriso e la sua allegria. La nostra Redazione è cresciuta insieme a lei in questi cinque anni ed ora che tanti progetti si aprivano davanti a lei, il suo cammino con noi bruscamente si è interrotto, ma continuerà ancora ad esserci accanto, con la sua leggerezza, attraverso gli occhi delle stelle. Siamo vicini alla famiglia con cui condividiamo questo immenso dolore, custodendolo nelle nostre menti e nei nostri cuori. Ciao Noem”Ypsilon”!”.

Anche il Sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli ha espresso il suo cordoglio: “È un giorno molto triste per la nostra Comunità, uno di quei giorni che si porta dietro una sofferenza indicibile, un enorme sgomento, amare riflessioni, qualche lacrima, e il desiderio di stringere a se gli affetti più profondi. Signore dona loro la forza di continuare a vivere”.

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