LA STRANA COPPIA CAPONE/DURIGON E GLI INCIDENTI SUL LAVORO

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Claudio Durigon e Paolo Capone
Claudio Durigon e Paolo Capone (foto settembre 2018)

Sul drammatico problema degli incidenti sul lavoro ha fatto sentire la sua voce anche l’Unione Generale sul Lavoro (Ugl) con un intervento del suo segretario generale Paolo Capone su “Latina Editoriale Oggi”

Stiamo parlando della persona che Claudio Durigon, attualmente sottosegretario al Ministero della Economia e delle Finanze in quota Lega, ha definito “un coglione, come riportato a fine aprile nella video inchiesta “Follow the money” di Fanpage.

Capone ha esordito dicendo cheil dramma, ormai quasi quotidiano, degli incidenti mortali sul lavoro è sempre più un’emergenza per il nostro Paese e interessa, purtroppo, anche Latina e la sua provincia“.

Il segretario generale, dopo aver inanellato una serie di allarmanti dati statistici, ha proseguito ricordando gli appelli fatti all’attuale ministro del lavoro Andrea Orlando: “Intervenire con la massima urgenza ed efficacia, per avviare un nuovo corso nella tutela dei lavoratori, prevedendo regole più stingenti, una progettualità formativa continua e qualificata e controlli ispettivi più assidui, al fine di assicurare il rispetto delle norme di sicurezza

Se Paolo Capone avesse avuto un po’ più di memoria, avrebbe potuto prendersi una bella rivalsa su Durigon.

Proviamo a rinfrescare la memoria al segretario generale della UGL, sindacato che, per volere di Claudio Durigon (quando quest’ultimo ne era il vicesegretario nazionale), è diventato una succursale della Lega.

A febbraio 2019, quando era in carica il Governo M5S – LEGA in cui Claudio Durigon ricopriva la carica di sottosegretario del Ministero del Lavoro, sono state ridotte di 150 milioni di euro l’anno le risorse destinate alla prevenzione degli infortuni.

All’epoca ci fu una dura presa di posizione del Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail Giovanni Luciano. Ecco le sue parole:

Grave il taglio agli incentivi alla prevenzione per 100 milioni l’anno. È anche grave il taglio di 560 milioni di euro l’anno per la premialità alle imprese virtuose che investono di più in sicurezza. Con un bilancio dell’Inail che per il 2018 rischia di sfiorare un utile di 2 miliardi, ci sono altri ampi spazi per compensare la riduzione delle tariffe. Il governo si ravveda. Se ciò non sarà continueremo a vedere bilanci Inail in un inutile utile ipertrofico e una media di tre morti al giorno, oltre che dichiarazioni di circostanza sempre più stucchevoli”.

Paolo Capone ha probabilmente perso un’occasione. Infatti, se si fosse ricordato della circostanza appena evidenziata, avrebbe potuto chiudere il suo intervento sull’emergenza incidenti sul lavoro dicendo che, almeno sullo specifico punto, il vero coglione si è dimostrato Durigon.

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