Natale in libertà per Beatrice Zagaria, 65enne, sorella maggiore del capoclan Michele: la donna stava scontando la pena a Latina
Come riportano le cronache campane, la donna ha terminato di scontare la pena incassata in Appello a luglio del 2019, con 3 anni di reclusione per ricettazione aggravata dalla finalità mafiosa. Aveva trascorso gli ultimi mesi ai domiciliari, a Latina, ma adesso potrà tornare a Casapesenna o nella villetta castellana.
La Procura generale di Napoli, ad ogni modo, ha presentato ricorso per Cassazione contro il verdetto di secondo grado. L’udienza si sarebbe dovuta celebrare lo scorso ottobre, ma a causa della mancata notifica di un atto è stata spostata a gennaio. Uno slittamento che ha permesso all’imputata di affrontare l’ultimo grado da donna libera.
Come racconta il quotidiano campano online “cronachedi”, l’Antimafia vuole che la Suprema Corte ripristini la decisione del Tribunale di Napoli. In primo grado, infatti, la Zagaria (con rito abbreviato) aveva ottenuto 6 anni di carcere per associazione mafiosa e ricettazione aggravata. Stando alla tesi della Dda, la 65enne non solo percepiva personalmente, in qualità di sorella del boss, lo stipendio garantitole con i soldi “sporchi” dei Casalesi, ma avrebbe gestito pure gli emolumenti da distribuire ai vari componenti della famiglia prendendo il posto, nell’organizzazione, ricoperto prima di lei dall’altra sorella Gesualda Zagaria.
Da tale accusa in Appello, però, Bea, come viene chiamata, è stata assolta, venendo dichiarata colpevole solo per di aver percepito “la mesata” di camorra: una pena che ha scontato per intero.
Se i giudici romani del Palazzaccio dovessero dare ragione alla procura generale napoletana, la Zagaria rischierebbe di incassare una pena maggiore. E la parte non ancora scontata sarà costretta a trascorrerla dietro le sbarre.
Beatrice Zagaria, assistita dai legali Giuseppe Stellato e Ferdinando Letizia, è anche mamma del “delfino’ del boss”: Filippo Capaldo. Dopo una breve scarcerazione, l’anno scorso era tornato in cella per continuare a scontare una condanna definitiva per camorra ed estorsione. E a gennaio gli è stato notificato una nuova ordinanza cautelare per trasferimento fraudolento di beni aggravato dalla finalità mafiosa.
Bea Zagaria non è semplicemente la sorella di quello ritenuto il capo dei capi dei Casalesi. È la donna che sarebbe stata l’artefice del mancato pentimento di Capastorta, al secolo Michele Zagaria.
Infatti, quando il boss aveva fatto intravedere qualche segnale di cedimento, inviandole una lettera nella quale manifestò l’idea di violare il vincolo di omertà, in un colloquio Bea lo avrebbe convinto a continuare a sopportare il carcere duro al 41bis restando in silenzio.
Con Beatrice fuori, l’unico fratello di Michele Zagaria (ergastolano) in cella è Pasquale. Antonio, Carmine, Elvira e Gesualda sono tutti liberi.