LA SCUOLA CHE RICORDA LA SHOAH CON “LA BAMBINA E IL NAZISTA”

Franco Forte e Scilla Bonfiglioli, autori del libro “La bambina e il nazista”
Franco Forte e Scilla Bonfiglioli, autori del libro “La bambina e il nazista”

L’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII Monte San Biagio e Lenola ricorda le vittime della Shoh nel Giorno della Memoria

LA NOTA – “Ricordiamo le famiglie e i bambini, gli anziani costretti ai  lavori forzati. Ricordiamo i morti per malnutrizione. Ricordiamo il coraggio di chi ha dato la vita per salvarne  altre. Ricordiamo per non dimenticare Mai!”. Sono queste le parole di profonda commozione che hanno risuonato a gran voce nella diretta Streaming sul tema della Shoah nelle scuole dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Monte San Biagio e Lenola  

L‘iniziativa, svoltasi con il patrocinio e la collaborazione del Sistema Bibliotecario Sud Pontino, ha permesso ai ragazzi di approfondire quei tragici momenti della storia dell’umanità. 

Un evento che ha assunto quest’anno una connotazione più profonda e significativa grazie all’incontro con Franco Forte e Scilla Bonfiglioli, autori del libro “La bambina e il nazista”

Gli scrittori hanno dialogato con piacere con gli studenti e grazie alle numerose e appropriate domande,  hanno saputo coinvolgere i nostri ragazzi con i loro racconti e le loro spiegazioni.  

Il pericolo sta anche nel tempo che corre e allontana sempre più, sbiadendolo quel ricordo che ogni essere  umano dovrebbe avere scolpito nel proprio cuore. In un tempo che scorre veloce, che assimila tutto e che  omologa tutto, le celebrazioni della Giornata della Memoria sempre un po’ simili a loro stesse, anno dopo  anno, sembrano pericolosamente perdere di efficacia. L’orrore, il numero dei morti di Auschwitz sembrano  interessare sempre meno le nuove generazioni. Si sentiva il bisogno di un testo nuovo che parlasse alle  coscienze, a lungo ci si è interrogati di come fosse stato possibile arrivare a quegli orrori . Si è detto e scritto che i tedeschi non sapessero realmente quello che stava accadendo nei campi di sterminio. Probabilmente lo intuivano, le loro coscienze parlavano ma senza mai arrivare al punto di ribellarsi, di opporsi  a quel massacro. 

Si è detto e scritto che i tempi erano diversi, che la cultura era diversa, che le ideologie portassero anche a  quelle risoluzioni finali senza arrivare troppo indietro con la memoria, senza fare terribili paragoni. Ma dopo,  quanto è accaduto, si è ripetuto altre volte in altre zone del mondo. 

Il Dirigente Scolastico Clara D’Ari e i ragazzi tutti, ricordando il valore dell’Olocausto, hanno apprezzato i valori che la lettura del libro  suscita, valori che risvegliano la coscienza. Il Giorno della Memoria ogni anno obbliga a confrontarsi con il  lato più oscuro dell’uomo, che ha dimostrato di non conoscere pietà ed umanità nel modo più trucido  possibile. 

Hans Heigel, l’ufficiale nazista del libro presentato dagli autori, parla alla coscienza di tutti,  offre un nuovo punto di vista umano, che  va oltre gli stereotipi , portandoci ad interrogarci su noi cosa avremmo fatto se mai ci fossimo trovati in un  tempo tanto orribile. 

Musiche di sottofondo, presentazioni in power point, poesie e disegni hanno fatto da sfondo a interrogativi  importanti. Il Giorno della Memoria ha rappresentato anche quest’anno per gli alunni un’esperienza umana e  culturale profonda, un’ occasione per coltivare le emozioni, per riflettere e lottare contro ogni forma di  discriminazione e violenza.

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