LA REPLICA DELLA CISL A LATINA TU E LA RISPOSTA DELL’AUTORE DELL’ARTICOLO CONTESTATO

autostrada roma latina

Di seguito la nota che la Cisl di Latina ha inviato a Latina Tu (e ad altre redazioni di giornale) riguardante l’articolo pubblicato ieri, 28 agosto, dal titolo “Coletta in braccio alla Cisl: firma la petizione per la Roma-Latina a pedaggio ma Mattarella non ha competenza” (leggilo qui per intero).

“Vogliamo contestare quanto dichiarato da Bernardo Bassoli su Latina Tu, pubblicato in data 28 agosto 2019, in relazione a notizie assolutamente errate e diffamatorie, relative alla petizione per la Roma-Latina e alle presunte sudditanze del Sindaco Coletta con la Cisl di Latina. Pertanto ci riteniamo in dovere di rispondere quanto segue.

Da mesi ci siamo posti una domanda: chi sono i nemici dell’autostrada Roma-Latina? Domanda lecita visto che per dovere di cronaca questa importantissima infrastruttura è attesa dai cittadini della provincia pontina (e non solo) da decenni, ed ora che è in dirittura d’arrivo, ci sono ancora persone che la contrastano, senza motivo, fornendo informazioni false, ma sopratutto non formulando alternative valide. È accaduto proprio questo nell’articolo scritto da Bernardo Bassoli sul sito di Latina Tu del 28 agosto 2019, il quale per esprimere il suo dissenso all’opera, ha utilizzato dichiarazioni false che hanno infangato il ruolo dell’operato della Cisl di Latina e del suo Segretario Generale Roberto Cecere, ipotizzando perfino legami ambigui di sudditanza con il Sindaco di Latina – Damiano Coletta.
Nemici sono coloro che che non sostengono l’opera, chi vuole stravolgere in corsa un progetto già esistente o chi nell’incapacità di agire preferisce l’immobilismo. Il territorio Pontino ha urgente necessità di infrastrutture per un vero rilancio economico ed occupazionale. Il progetto non si fermerà a Tor de Cenci, ma prevede due arterie, una in direzione Fiumicino e l’altra in direzione Roma Est. L’unico “tappo” mentale, da parte dei detrattori del progresso e dello sviluppo. Per chi non capisce che il Sindacato quando si occupa di infrastrutture, di sviluppo e rafforzamento del territorio in realtà sta promuovendo occupazione e servizi. Inoltre il ricorso che pende dinanzi al Presidente della Repubblica Mattarella è un dato di fatto e lo scopo della Cisl di Latina, attraverso la raccolta firme effettuata sul territorio ponto, è quello di accelerare la decisione sul ricorso avente carattere dilatorio. Da sempre la Cisl si batte non solo per la tutela dei diritti dei lavoratori, ma di tutte le loro esigenze per una vera inclusione e progresso sociale e civile. Le migliaia di firme raccolte in questi giorni, confermano la volontà della comunità affinché quest’opera venga finalmente realizzata, visto anche il parziale stanziamento di fondi che andrebbe definitivamente perso. Le politiche per lo sviluppo non conoscono bandiere, ed è per questo che non stupisce che il Consiglio Comunale di Latina ha votato per la realizzazione dell’opera, pertanto il Sindaco di Latina Damiano Coletta non è in “braccio” alla Cisl, ma ha semplicemente aderito alla petizione. Chi scrive articoli non conosce la nostra storia e mission, non siamo noi che siamo nati attraverso i selfie sui social, o utilizzando fake news. le nostre azioni sono ben tangibili e storicamente scritte negli anni, attraverso accordi di inclusione sociale volte a sostegno delle politiche attive del lavoro. Gli accordi sottoscritti con la Regione Lazio per contrastare il fenomeno del caporalato sono la prova tangibile che il Sindacato è a fianco dei più deboli, e chi vuole strumentalizzare alcuni fatti di cronaca per attaccarci, deve rendersi conto che la nostra organizzazione è sana e ha saputo eliminare le mele marce, ma questo vale per tutti i settori che hanno problemi di questa natura. Ogni giorni i nostri uomini e le nostre donne si prodigano per il bene e gli interessi dei lavoratori e della comunità senza algoritmi di costi e benefici”.

REPLICA DELL’AUTORE – Al di là delle notizie errate e diffamatorie che avrei scritto (quali sarebbero?), è convinzione, non solo dell’autore, che la battaglia del sindacato per un’opera di un privato sia poco comprensibile agli occhi di tesserati e cittadini comuni. Forse per l’idea, antica, che un sindacato dovrebbe lottare per i diritti dei lavoratori e solo per quelli.
Il presunto sviluppo che si decanta, e non solo da parte della Cisl ma di tutti i partiti politici, si scontra non solo con i dettami della Commissione Europa che da anni predica, in atti e in parole, che per i trasporti si debba puntare sul ferro, sui fiumi e sull’intermodalità (che nel progetto è assente), vieppiù da improbabili numeri occupazionali ed equazioni superficiali che non hanno nessun riscontro nella realtà. Anzi, a farne le spese saranno le aziende che già esistono le quali verranno espropriate, con la perdita di centinaia di posti di lavoro nell’unico settore economico produttivo dell’area, l’agricoltura. 
Al netto di quanto scritto, le stesse occupazioni ventilate per la realizzazione dell’opera sono scese via via, nella prosopopea degli sponsorizzatori, da 50mila (cifra esorbitante) a 4-5mila, anzi non si fanno più da tempo stime sugli immaginari posti di lavoro che la costruzione dell’opera darebbe proprio perché i numeri sono esigui e anche precari.
Per quanto riguarda il punto delle fake news, lo è senza dubbio quella di raffigurare l’autostrada come un percorso che va da Borgo Piave all’Eur, il che è completamente fuorviante oltreché falso. L’arteria in direzione Fiumicino, è bene spiegare, sarebbe, da progetto autostradale, l’A12-Tor de Cenci e non c’entra niente col fatto che si propaganda una realtà in cui la Roma-Latina arriverebbe all’Eur. Il tappo non è mentale, ma sarebbe drammaticamente reale anche in ragione del fatto che gli studi trasportistici dell’opera dicono a chiare lettere che l’80% del traffico veicolare è diretto al Centro. Risulta, invece, completamente infondata, probabilmente per non conoscenza approfondita del progetto, che esisterebbe un’arteria su Roma Est. Noto che anche nella replica la parola pedaggio è bandita. Cordiali saluti

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