LA MANOVRA FATALE PER LA DONNA DI 73 ANNI: ASCOLTATO IL MEDICO DI FAMIGLIA

Ospedale Santa Maria Goretti
Ospedale Santa Maria Goretti di Latina

Rinviato a giudizio per una manovra medica errata all’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina: ascoltato il medico di famiglia della vittima

È stato esaminato dal pubblico ministero Marina Marra il medico di famiglia della signora di 73 anni, Carla Maccarinelli, la donna deceduta dopo essere stata operata per una neoplasia ai polmoni. Sul banco degli imputati c’è il medico 67enne Erminio Saralli, difeso dall’avvocato Francesco Vasaturo, accusato omicidio colposo della donna.

Il medico, all’epoca dei fatti, si trovava in servizio all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. I fatti risalgono all’ottobre e al novembre 2019 quando la donna, Carla Maccarinelli, viene sottoposta a una manovra toracica dal medico rinviato a giudizio, dopo che la stessa era stata operata al Regina Elena di Roma dove le era stato eseguito un intervento di chirurgia al polmone.

Secondo l’allora Procuratore capo della Procura di Latina, Giuseppe De Falco, che ha coordinato le indagini, il medico ha eseguito una manovra toracica sulla donna che avrebbe causato una lesione miocardica e così uno choc emorragico. Una manovra fatale che ha condotto al decesso della donna.

A denunciare sono stati i famigliari della donna, costituitisi parte civile con l’avvocato Gian Luca Ubertini. All’inizio furono iscritti nel registro degli indagati anche altri medici e sanitari tra Roma e Latina. Responsabili civili sia la Asl di Latina che l’assicurazione medica.

Il medico di famiglia ha spiegato di aver visitato a casa la donna, dopo l’intervento subito. Sotto l’ascella della 73enne, all’altezza della ferita, c’era del pus, ecco perché il medico di famiglia consigliò alla donna e ai suoi famigliari di recarsi nell’ospedale dove era stata operata per avere un consulto.

Nella scorsa udienza, erano stati chiari i consulenti medici della pubblica accusa. Il medico-chirurgo Saralli avrebbe commesso due errori. Il primo è stato di natura diagnostica, non avendo applicato alla donna una radiografia o un’ecografia; il secondo è di natura tecnica, avendo perforato con il cosiddetto “trocar” il cuore dell’anziana.

Il medico è accusato, in sostanza, di non aver eseguito una Tac sulla donna e di aver invece proceduto al posizionamento del drenaggio toracico in maniera non idonea. Una manovra che, secondo la Procura, è stata decisiva per il decesso di Carla Maccarinelli avvenuto il 16 novembre 2019.

Il processo è stato calendarizzato e riprenderà il prossimo 8 ottobre con i testimoni di parte civile e il 12 novembre con l’esame dell’imputato.

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