La manifestazione del 17 novembre 2023 di Latina, organizzata dalla Rete degli Studenti Medi provinciale in collaborazione con OSA Latina, che ha visto la partecipazione attiva di centinaia di studenti in piazza per rivendicare e sottolineare come sia fondamentale difendere un modello d’istruzione pubblica e solidale non si è, purtroppo, limitata ad essere un terreno di fertile rivendicazione e sano confronto democratico.
“La partecipazione di alcune frange di estrema destra del movimento studentesco – spiega una nota della Rete degli Studenti Medi pontini – ha reso il momento di piazza carico di tensione, soprattutto a fronte di atti intimidatori mossi non solo ai compagni e alle compagne dell’organizzazione studentesca ma anche e soprattutto agli studenti che partecipavano al momento di piazza. Atti questi gravissimi, che trovano la ferma condanna della della nostra organizzazione, sgomenta dagli atteggiamenti squadristi di soggetti in larga parte esterni alla comunità studentesca e atti ad intimidire i nostri compagni e le nostre compagne”.
“La Rete degli Studenti Medi si è sempre dimostrata aperta al confronto democratico con le altri parti politiche, soprattutto interne al movimento studentesco, tuttavia troviamo intollerabile che questo confronto sfoci in sterili contestazioni e fischi durante gli interventi, in atti intimidatori ai danni dei partecipanti ai momenti di piazza e in minacce verso i componenti della nostra organizzazione.
Troviamo aberrante la propaganda neofascista, la partecipazione a momenti come questo di esponenti dell’ultra destra con simboli che richiamano organizzazioni neofasciste e neonaziste, che cercano lo scontro con minacce e intimidazione, atteggiamenti che speravamo di aver consegnato ad un passato lontano e che ora tornano a riproporsi con terribile pericolosità.
Noi, come studenti e studentesse, militanti della Rete, membri della comunità e del movimento studentesco, cittadini e cittadine, così come i nostri riferimenti storici, continueremo a ripudiare l’indifferenza di fronte a questi atti. Siamo sempre stati e continueremo sempre ad essere pronti al confronto democratico, tuttavia non rimarremo in silenzio davanti alla violenza.
Condanniamo fermamente questi atti che non ci spaventeranno, ma ci preoccupano in quanto indice dello stato di salute della nostra democrazia. Continueremo con la stessa se non maggiore forza a portare le nostre istanze nelle piazze, a dialogare con parti sociali e corpi intermedi, con le comunità e con chiunque sia aperto a questo dialogo; democratico, sincero e salutare.
Non ci piegheremo – concludono – alle minacce, all’intimidazione e alla violenza, continuando la nostra attività politica saldi nei nostri valori e con le nostre proposte”.