LA GUERRA DELLA CACCIA PONTINA: NOMINE E ASSEMBLEA DELL’ATC LATINA 2 SOSPESE DAL TAR

Franco D'Urso
Franco D'Urso

Scontro nella caccia pontina: il Tribunale amministrativo sospende le nomine dell’Ambito Territoriale di Caccia Latina 2

Si è giocatA una vera battaglia in questi mesi nella caccia pontina, a tal punto che l’Associazione Nazionale Libera Caccia di Latina, l’Associazione Enal Caccia di Latina, l’Associazione Italiana della Caccia – Italcaccia di Latina, difese dagli avvocati Alessio Ullucci e Fabrizio Carlesimo, hanno interpellato il Tar di Latina contro l’Ambito Territoriale di Caccia Latina 2. In particolare contro il legale rappresentante Elio Trani, i soci e il neo Presidente Franco D’Urso.

Quest’ultimo, il formiano D’Urso, fu incaricato nel nuovo ruolo di Presidente dall’assemblea autoconvocata, il 4 aprile 2022, dei delegati dei soci che si riunì alla fine dello stesso mese, presso la Sala Multimediale “San Danilo Di Sarra” a Fondi.

Al che, non mancarono le polemiche, soprattutto interne al mondo della caccia, tanto che non solo vi fu il ricorso delle associazioni di categoria, ma persino un’interrogazione regionale del leghista Angelo Tripodi e un ulteriore ricorso del Sindaco di Monte San Biagio Federico Carnevale. Praticamente ciò che si contestava era l’illegittimità della stessa convocazione (che sarebbe stata in capo al Presidente) e dunque gli atti conseguenti alla stessa, come la nomina dei nuovi Presidente, Vice Presidente e Segretario.

Il ricorso delle associazioni di caccia contro l’Atc Latina 2 chiedeva quindi al Tar l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, ovvero la declaratoria di inesistenza e/o nullità e/o invalidità dell’atto di autoconvocazione dell’assemblea dei delegati dei soci dell’ATC LT2, (4 aprile 2022), del verbale dell’assemblea dei delegati dei soci, dove esistente ed allo stato ignoto, di ogni e qualsiasi atto elettivo e deliberativo adottato dalla Assemblea dei delegati dei soci del 22 aprile 2022, ove tenutasi; di ogni successivo atto di convocazione del Consiglio Direttivo, dell’atto atto elettivo del Presidente dell’ATC, del Vice Presidente e del Segretario e di ogni atto deliberativo adottato dal Consiglio Direttivo del 28 aprile e di ogni successivo atto deliberativo del Consiglio Direttivo, nonché di ogni loro atto presupposto e conseguente.

Un’autoconvocazione dei soci che, secondo i ricorrenti, presentava motivi di illegittimità in quanto il Presidente e il Direttore dell’Atc Latina 2 si erano già dimessi, uno a gennaio 2022, l’altro a marzo 2022. Insomma, un Consiglio direttivo non legittimato e i nuovi vertici nominati altrettanto illegittimamente. Peraltro, il Presidente, Franco D’Urso, nonostante l’aspetto non abbia a che fare con la vicenda del Tar, a settembre 2021, fu escluso come candidato consigliere comunale dalle liste a sostegno dell’attuale Sindaco di Formia Gianluca Taddeo perché, anni prima, aveva patteggiato una pena inerente alla detenzione di armi. Ex Carabiniere, D’Urso fu rimosso dalla lista di Forza Italia, non senza polemiche e con il rammarico del consigliere regionale forzista e formiano Giuseppe “Pino” Simeone.

Solo pochi mesi dopo, eccolo ricomparire come Presidente dell’Atc Latina 2.

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Ora, il Tar di Latina – Presidente Riccardo Savoia, estensore dell’ordinanza Ivo Correale – con un provvedimento del 17 settembre 2022, ha accolto la domanda dei ricorrenti sospendendo l’assemblea e quindi le nomine conseguenti, fissando la trattazione di merito dil prossimo 22 marzo 2023.

Per i giudici amministrativi, sussistono i profili di “fumus” in ordine alle modalità con cui si è dato luogo alla “autoconvocazione” dell’assemblea dei delegati dei soci, “in presenza della dimostrata possibilità di seguire preliminarmente la procedura di cui allo Statuto”. Una sospensione tombale poiché il “pregiudizio appare rilevante al fine di evitare conseguenze su tutti gli adempimenti operanti attualmente dall’Ambito Territoriale di Caccia Latina 2“.

Tutto da rifare.

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