LA FARSA IN TRE ATTI DELL’ONOREVOLE RAFFAELE TRANO

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Raffaele Trano
Raffaele Trano, parlamentare del Gruppo Misto. Se un parlamentare viene espulso dal Gruppo di appartenenza passa d'ufficio nel Gruppo Misto. Trano fu eletto a marzo 2018 nel collegio plurinominale col Movimento 5 Stelle. Il commercialista era candidato anche nel collegio uninominale dove arrivò secondo, distanziato nettamente dal candidato di Forza Italia Paolo Barelli

Raffaele Trano, di Gaeta, è stato eletto deputato nelle scorse elezioni politiche del 2018 con il Movimento 5 Stelle, partito dal quale è stato recentemente espulso.

Il motivo dell’espulsione risiede nel fatto che in occasione della nomina del Presidente della Commissione Finanze ha contravvenuto a quanto era stato concordato all’interno del M5S, a cui spettava, per accordi di maggioranza, appunto l’indicazione del nuovo Presidente.

Trano alla Camera dei Deputati. Il 19 marzo l'onorevole di Gaeta è stato liquidato dal Movimento 5 Stelle. Di seguito il post pubblicato dal Blog delle Stelle che ne spiega i motivi. "Il Deputato Raffaele Trano non fa più parte del gruppo parlamentare alla Camera del Movimento 5 Stelle. Nell’ambito della elezione del nuovo presidente della Commissione Finanze della Camera, i membri del Movimento 5 Stelle della stessa Commissione hanno votato a maggioranza assoluta Nicola Grimaldi, come candidato da proporre; il Capogruppo Davide Crippa ha comunicato agli altri gruppi di maggioranza il nome del deputato Grimaldi per la successiva votazione, come espressione dell’intera coalizione di governo. La votazione, avvenuta a scrutinio segreto, ha portato all’elezione del deputato Raffaele Trano, per un solo voto di differenza, con i voti delle opposizioni e qualcuno della maggioranza. Confidando nella buona fede dell’interessato, lo si è gentilmente invitato a rassegnare le dimissioni per consentire, in una successiva votazione, di eleggere il candidato presidente designato dal gruppo parlamentare. Si è fatto presente immediatamente al deputato Trano come questa elezione abbia rappresentato un grave danno al Movimento 5 Stelle sulla capacità di portare avanti la propria azione politica all’interno della coalizione di governo, in quanto la sua elezione è stata determinata dai voti delle opposizioni (come dalle stesse rivendicato).  La risposta negativa del deputato Trano a questa richiesta ha portato alla decisione di procedere alla sua espulsione dal Movimento 5 Stelle, ritenendo il comportamento del collega non conforme ai principi di partecipazione, trasparenza e responsabilità, nell’ambito della collaborazione tra deputati del gruppo parlamentare".
Trano alla Camera dei Deputati. Il 19 marzo l’onorevole di Gaeta è stato liquidato dal Movimento 5 Stelle. “Il Deputato Raffaele Trano non fa più parte del gruppo parlamentare alla Camera del Movimento 5 Stelle”, scriveva in una nota ufficiale il Blog delle Stelle. Dopo essersi fatto votare, anche con le preferenze di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, come Presidente Commissione Finanze alla Camera, contrariamente all’indirizzo del Movimento 5 Stelle, Trano ha rifiutato di dimettersi pur sollecitato a farlo dall’M5S.
Secondo il Movimento: “Si è fatto presente immediatamente al deputato Trano come questa elezione abbia rappresentato un grave danno al Movimento 5 Stelle sulla capacità di portare avanti la propria azione politica all’interno della coalizione di governo, in quanto la sua elezione è stata determinata dai voti delle opposizioni (come dalle stesse rivendicato). La risposta negativa del deputato Trano a questa richiesta ha portato alla decisione di procedere alla sua espulsione dal Movimento 5 Stelle, ritenendo il comportamento del collega non conforme ai principi di partecipazione, trasparenza e responsabilità, nell’ambito della collaborazione tra deputati del gruppo parlamentare”.

Non essendo stato il prescelto, il deputato della nostra provincia non si è dato però per vinto e ha fatto per conto suo un accordo sottobanco con l’opposizione, prendendosi i voti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Aggiungendo il proprio voto e quello di 2-3 deputati M5S che hanno votato in dissenso dall’indicazione ufficiale del proprio partito, è riuscito a diventare lui il Presidente della Commissione.

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LA FARSA

Non sappiamo se Trano conosca Eduardo Scarpetta, il più importante attore e autore del teatro napoletano tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, né sappiamo quindi se conosca Felice Sciosciammocca, il  personaggio immaginario del teatro napoletano creato appunto da Eduardo Scarpetta.

Felice Sciosciammocca interpretato da Totò nel film Miseria e nobiltà
Felice Sciosciammocca interpretato da Totò nel film “Miseria e nobiltà”

Allo stesso modo è a noi ignoto se conosca una delle figure spesso presenti nelle commedie di Scarpetta, vale a dire quella del gradasso di quartiere.

Quest’ultimo si manifesta all’inizio come un prepotente temuto da tutti. Nel corso degli eventi del racconto si palesa però per quello che è veramente, vale a dire un mediocre che cerca di nascondere la sua pochezza dietro la maschera del tracotante. Inevitabilmente finisce per essere oggetto di scherno e derisione. 

Ebbene, Raffaele Trano si è ritagliato proprio tale ruolo nella farsa in tre atti che ha messo in scena 

PRIMO ATTO

Giovedì 9 aprile si riuniscono i ventisette ministri finanziari della Unione Europea per elaborare un pacchetto di proposte per l’emergenza Covid 19 da sottoporre al Consiglio europeo, composto dai Capi di Stato o di Governo dei ventisette Paesi della Unione Europea. In particolare si discute di MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), di eurobond  e di altri interventi finanziari.

Venerdì 10 aprile interviene subito Raffaele Trano con un post al vetriolo contro il Governo italiano.

Ecco i passi più significativi del Trano-pensiero

“Ieri abbiamo ceduto un altro pezzo d’Italia. Il MES sarà operativo a breve e servirà a pochissimo. Dopo 10 giorni di scuse e trattative il Governo si arrende alla Troika, ma io all’euro-trappola non ci sto.”

Il primo post pubblicato dall'onorevole Trano sulla sua pagina ufficiale Facebook nella giornata di venerdì 10 aprile
Il primo post pubblicato dall’onorevole Trano sulla sua pagina ufficiale Facebook nella giornata di venerdì 10 aprile. Il posto, in seguito, è stato rimosso e modificato

Una presa di posizione netta e chiara, che non lascia certo spazio a possibili fraintendimenti, contro il Governo, colpevole, secondo il deputato di Gaeta, di aver firmato a favore del MES.  

SECONDO ATTO

Non sappiamo se per gli insulti che riceve su Facebook da parte dei suoi elettori 5 Stelle, o perché qualcuno gli spiega che non è vero che il Governo italiano ha firmato a favore del MES, ma Trano corregge il suo post.

Così facendo però offre un eloquente esempio della veridicità del proverbio “Quando la pezza è peggiore del buco”.

Infatti il post rimane identico a quello precedente tranne per una piccola differenza.

Ecco il nuovo Trano-pensiero

“Ieri abbiamo ceduto un altro pezzo d’Italia. Se il MES sarà operativo a breve servirà a pochissimo. Dopo 10 giorni di scuse e trattative il Governo si arrende alla Troika, ma io all’euro-trappola non ci sto.”

Dopo un paio di ore di critiche e insulti ricevuti - molti gli rinfacciavano il suo trasformismo - l'onorevole Trano ha corretto il post aggiungendo un "se" e un "sembra". In sostanza se prima il Governo aveva svenduto l'Italia all'Europa tramite il Mes, col secondo post la certezza è diventata un'ipotesi
Dopo un paio di ore di critiche e insulti ricevuti – molti gli rinfacciavano il suo trasformismo – l’onorevole Trano ha corretto il post aggiungendo un “se” e un “sembra”. In sostanza se prima il Governo aveva svenduto l’Italia all’Europa tramite il Mes, col secondo post la certezza è diventata un’ipotesi

Incredibilmente Raffaele Trano non riesce a comprendere che una volta posto il condizionale sulla operatività del MES è assolutamente illogico lasciare il resto del post così com’era, con le accuse al Governo italiano di aver ceduto un pezzo d’Italia e di essersi arreso alla Troika. 

La contorta mente dell’onorevole Raffaele Trano, anche Presidente della Commissione Finanze (sic!), riesce nell’impresa di attaccare pesantemente il Governo per qualcosa che non è successo, ma potrebbe (secondo lui) accadere.

TERZO ATTO

Venerdì 10 aprile Giuseppe Conte tiene una conferenza stampa che viene trasmessa in diretta in televisione.

Oltre ad annunciare il prolungamento al 3 maggio delle misure restrittive per motivi sanitari, il Presidente del Consiglio fornisce chiarimenti in ordine alla riunione di giovedì 9 aprile dei ministri finanziari.

L'onorevole Trano di fianco al Presidente Confcommercio Lazio Giovanni Acampora
L’onorevole Trano di fianco al Presidente Confcommercio Lazio Giovanni Acampora

Anche assumendo toni polemici nei confronti di leader politici che nel corso della notte avevano dato versioni non proprio corrispondenti con quanto effettivamente accaduto, Giuseppe Conte ribadisce per l’ennesima volta di essere contrario al MES.

A questo punto, immancabile come le zanzare d’estate, sale di nuovo sul palcoscenico Raffaele Trano e, come nelle commedie di Scarpetta, il pubblico si sganascia dalle risate per la sua perla di saggezza finale, comunicata urbi et orbi attraverso un post.

Sono soddisfatto di quanto detto dal Presidente Conte sul MES nella conferenza stampa di poco fa. L’Italia non può piegarsi agli egoismi di alcuni paesi europei, l’emergenza coronavirus che stiamo vivendo no ha precedenti e bisogna adottare strumenti eccezionali

Siamo sicuri che Giuseppe Conte, indubbiamente sotto stress per l’emergenza in corso, abbia finalmente passato una serata tranquilla e rilassata dopo aver ricevuto l’approvazione di Trano.

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