Scandalo Karibu, il sindacato Uiltucs Latina annuncia una nuova manifestazione in vista di udienza preliminare e interrogatorio di garanzia: “Venerdì 3 novembre continueremo a gridare davanti al Tribunale di Latina”
Continuano le manifestazioni e sit-in di protesta dei lavoratori ex coop Karibu e Consorzio Aid. “Venerdì 3 novembre, di mattina, in coincidenza dell’udienza preliminare fissata presso il Tribunale di Latina saremo davanti i cancelli di Piazza Bruno Buozzi per continuare a dimostrare le difficoltà e il disagio dei lavoratori e lavoratrici Karibu, i quali dopo le ultime misure cautelari che hanno determinato gli arresti, rimangono ancor più convinti sul comportamento e l’operato di questi rappresentanti, la quale finalità era solo ed esclusivamente quella di “svuotare le casse delle Coop” per interessi personali tralasciando i lavoratori senza il pagamento dei salari: tante mensilità e competenze per circa 400mila euro, il totale delle competenze ancora non pagate ai lavoratori che rappresentiamo”.
Per la Uiltucs Latina “gli inquirenti stanno effettuando un ottimo lavoro, è ciò che attendevano i lavoratori, le risposte, la chiarezza sulle tante dichiarazioni e denunce che attraverso la Uiltucs Latina sono partite sin dall’inizio di questa vicenda. I lavoratori, nonostante il disagio di non aver ancora percepito gli stipendi arretrati, sono soddisfatti e credono nel lavoro svolto dalle istituzioni competenti. Comunque chiedono uno sforzo nel pagamento delle loro spettanze. Come categoria a nome di tutti i lavoratori ricordiamo che abbiamo fatto richiesta nella costituzione di parte civile”.
“Abbiamo subìto un danno enorme – dichiarano i lavoratori – la nostra professionalità, il nostro tempo dedicato all’accoglienza ed integrazione compresa l’attenzione nelle case per minori non coincideva con gli evidenti e chiari fatti che emergono oggi dai documenti del Tribunale di Latina che hanno determinato gli arresti. Il loro metodo ha distrutto le nostre famiglie e di conseguenza i nostri progetti devastati dalla spregiudicatezza dei rappresentanti di Coop Karibu e Consorzio AID”.
“La Uiltucs Latina – conclude il sindacato – continuerà insieme ai lavoratori a gridare e denunciare che solo il coraggio ed il disagio di questi lavoratori hanno interrotto il profitto di questi “faccendieri dell’accoglienza”, continuando a sostenere che coloro che dovevano sorvegliare probabilmente avevano una vista molto limitati. Non dovevano essere solo i lavoratori ad interrompere questo strano percorso dei soldi pubblici destinati all’accoglienza e integrazione”.