“Storie mute” si trasformano in emozioni e musica al “Geena” con il progetto “Alexithymia” del Vittorio Solimene Quartet. Domenica 11 febbraio a Latina si esibiranno il pianista e compositore Vittorio Solimene, Lorenzo Simoni al sax alto, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Michele Santoleri alla batteria
Torna la grande musica della stagione invernale curata dall’associazione “52nd jazz”. Ad esibirsi sul palco del “Geena”, domenica 11 febbraio, sarà il Vittorio Solimene Quartet formato da quattro giovani talenti della scena jazzistica italiana: il pianista e compositore Vittorio Solimene, Lorenzo Simoni al sax alto, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Michele Santoleri alla batteria.
Il gruppo presenterà “Alexithymia”, un progetto nato con l’obiettivo di raccontare “storie mute”, senza parole ma ricche di emozioni e fortemente musicali. Il repertorio è composto unicamente da brani originali, creati tra metà 2022 e inizio 2023, appositamente per questo quartetto. La formazione è stata scelta con l’intento di far incontrare musicisti che non avessero mai collaborato prima tra di loro affinché si mettessero in ascolto e a disposizione di un’esperienza nuova. Ogni composizione è stata composta cercando di tramutare gli elementi narrativi delle storie in musica, trovando somiglianze tra i concetti o le immagini dei racconti scelti e gli elementi musicali che potevano rappresentarli. Ogni traccia è nata quindi dalla storia su cui poi è stata “cucita” la musica, questo rende la comunicazione fra musicista e fruitore limpida e diretta. Il sound del quartetto presenta uno spettro sonoro ampio e variegato, spaziando tra momenti quasi cameristici e picchi dinamici elevati, che rendono il concerto coinvolgente ed evocativo.
Vittorio Solimene, nato a Napoli il 9 gennaio del 1998, inizia gli studi di pianoforte all’età di 12 anni e a 15 viene ammesso al triennio accademico di pianoforte jazz presso il Saint Louis College of Music di Roma dove, nel luglio 2017, consegue la laurea triennale in Pianoforte Jazz con la votazione di 110 e lode. Nel giugno 2020 completa il suo percorso di studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma ottenendo la laurea biennale con la votazione di 110 e lode con menzione d’onore. È stato allievo di Ramberto Ciammarughi, Roberto Tarenzi, Pierpaolo Principato, Dario Zeno, Alessandro Gwis, Pat Bianchi. Nel maggio 2017 ha vinto il primo premio assoluto nella sezione solisti del concorso “Paolo Randazzo”, è stato finalista al concorso “Chicco Bettinardi” nel gennaio 2016 e al “B-Jazz International Contest” nel marzo 2017, in entrambi nella sezione per gruppi. Nel 2018, inizia a collaborare con il sassofonista Rosario Giuliani, soprattutto in veste di organista e, occasionalmente, in quelle di pianista. Con lui si esibisce all’Alexanderplatz, BirrJazz, Francavilla è Jazz, Museo del Sassofono, Pratica in Jazz ed altre rassegne. Nello stesso anno, forma il primo trio a suo nome con Francesco Ponticelli al contrabbasso e Riccardo Gambatesa alla batteria, con i quali incide il disco “Urlo Piano” per l’etichetta Auand, pubblicato a marzo 2019.
Alla fine del 2022, entra a far parte del nuovo sestetto di Gegè Telesforo chiamato “Big Mama Legacy”, con si esibisce nei maggiori teatri e festival italiani. Nel 2023, forma il quartetto “Alexithymia”, con Lorenzo Simoni al sax alto, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Michele Santoleri alla batteria. Nello stesso anno con il gruppo “Wasted Generation” (di cui è co-leader insieme a Iacopo Teolis alla tromba, Gabriel Marciano al sax alto, Giulio Scianatico al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria) pubblica per la Gleam Records l’album “Introducing Wasted Generation”, con la produzione artistica del contrabbassista di fama internazionale Joe Sanders. Ha suonato in alcuni dei più importanti club e teatri in Italia (Auditorium Parco della Musica, Casa del Jazz, Teatro Eliseo) e all’estero (Germania, Olanda, Inghilterra, Spagna, Finlandia e Belgio). Ha partecipato, inoltre, a prestigiose rassegne e festival e collaborato con alcuni dei nomi più importanti della scena jazzistica nazionale ed internazionale: Kurt Elling, Gegè Telesforo, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Benny Benack III, Max lonata, Roberto Gatto, Dario Deidda, Fabio Zeppetella, Maurizio Giammarco, Jerome Sabbagh, Nicola Angelucci, Lorenzo Tucci, Marco Valeri, Francesco Lento e molti altri.
Prosegue, nel frattempo, la collaborazione tra la 52nd Jazz e Mad – Museo d’Arte Diffusa. In occasione del concerto di domenica 11 febbraio sarà inaugurata la mostra “Il tempo fiorito” di Germana Brizio, retrospettiva di pittura 1979/2011, a cura di Fabio D’Achille. Germana Brizio, con una lunga esperienza artistica, è interessata a recuperare e riproporre nel nostro tempo, quella sintesi valoriale pragmatica ed emozionale capace di dare un senso alla vita dell’uomo dove a suo vedere il rapporto unitario “Donna Natura” ne è precipua essenza.
Il concerto inizia alle ore 18:00, ingresso dalle ore 17:45.