Alle battute finali il processo derivante dall’operazione anti-droga denominata “Jackson Five”
Furono 21 le persone arrestate all’alba del 16 aprile 2013 nel corso di una operazione di Polizia denominata “Jackson Five” con la quale la Procura di Latina aveva disarticolato una rete dello spaccio di droga tra i comuni di Latina e quello di Cisterna.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Latina e dal Commissariato di Polizia di Cisterna, erano iniziate in seguito all’arresto, nel gennaio 2013, di Maurizio Ferrari, carrozziere, fermato con un chilo e mezzo di cocaina. Durante la detenzione, Ferrari avrebbe tentato di recuperare, tramite vari colloqui in carcere, i crediti maturati dalla vendita della droga, impartendo ordini ad una rete di soggetti e dando il via ad una serie di ricerche che hanno portato le forze di polizia ad incastrare gli spacciatori.
L’operazione aveva portato a nove arresti. A distanza di dodici, in ragione di alcune posizioni già giudicate, rimangono come imputati: Gianluca Castellucci, 47 anni anni, Gianluca Lorello, 51 anni, Orazio Busanello, 47 anni, Maria Giuseppina Di Silvio, 46 anni anni, Gabriele De Lenardis, 53 anni, Antonio Visini, 47 anni, e Gianluca Fieni, 44 anni.
Per gli imputati odierni, il processo è stato rinviato al prossimo 18 marzo quando le parti discuteranno e vi sarà la requisitoria del pubblico ministero. In quella data, si chiuderà un processo per fatti accaduti dodici anni prima.
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Jackson Five era il codice, scoperto grazie alle intercettazioni della polizia, usato dagli spacciatori durante i loro scambi, una sorta di parola d’ordine usata per indicare la vendita di una dose di cocaina, corrispondente a 5 grammi. Le indagini avevano portato al sequestro complessivo di 4 chili di stupefacenti, tra cocaina ed hashish ed avevano consentito di fermare una rete che agiva prevalentemente su strada, consentendo ai venditori illeciti di vivere quasi esclusivamente di spaccio, grazie ai grossi introiti che riuscivano a ricavare.
