ITRI, ISTITUTO AGRARIO RISTRUTTURATO: “MESSAGGIO DI EDILIZIA PUBBLICA SANA”

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Scritto e a cura di Orazio Ruggieri

Sono appena terminati, nel corrente mese di gennaio, i rapidissimi lavori di ristrutturazione, iniziati il 7 ottobre 2022, e sospesi per venti giorni per il maltempo, dell’Istituto Agrario di Itri.

Si è trattato, dopo la protesta del 2021, quando le infiltrazioni di acqua e altre carenze spinsero gli alunni a scioperare per richiamare l’attenzione sulle problematiche della scuola, di un intervento di ristrutturazione dell’intera facciata e, soprattutto, della demolizione totale del tetto e della sua ricostruzione “ab imis”, con il miglioramento dell’intero impianto strutturale.

Non si sono risparmiati, neppure durante il periodo natalizio, con turni di lavoro veramente stakanovisti, i dipendenti della ditta “Paparello Costruzioni di Andrea P.”, per poter consegnare nei tempi fissati l’opera finita, come promesso al vicesindaco, nonché assessore all’edilizia scolastica, Elena Palazzo, dopo che alla ditta erano stati commissionati i lavori al termine del protocollare disciplinare delle gare di appalto.

Ma il messaggio primario che proviene da questa pagina di “sana amministrazione” è il senso di fiducia verso la realizzazione di opere pubbliche, offuscata in Italia da troppi scandali e disastri che hanno visto crollare ponti, strade, scuole, ospedali appena rimessi – si fa per dire – a nuovo. 

“Abbiamo usato i migliori prodotti in circolazione in Italia e in Europa” ha tenuto a sottolineare Andrea Paparello, 29 anni appena e già titolare, da quattro anni, della ditta che dà lavoro a sette operai, a un esteso indotto, che ha svolto lavori apprezzatissimi per enti pubblici di conclamata importanza e che viene “corteggiata” da numerose realtà istituzionali per richieste di commesse superiori all’offerta che l’organico non consente di fronteggiare.

”Abbiamo usato, per esempio, prodotti della  Mapei per il tetto e della Keracoll per la facciata, due ditte che hanno “certificato” la valenza della “Paparello costruzioni”, proprio per far capire che, in Italia c’è ancora chi antepone la dignità e l’onestà operativa al cancro del profitto illegale. Voglio, per l’occasione, ringraziare il prezioso apporto del geom. Cristian D’Amata, responsabile della sicurezza sul cantiere, l’arch. Massimiliano Meschino, responsabile dell’Ufficio tecnico Comunale per le opere pubbliche e del suo stretto collaboratore, il direttore dei lavori, geom. Giuseppe La Rocca”.

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