La nota dal gruppo consiliare “Itri Facciamo Futuro” sull’ultima seduta di consiglio comunale, convocato per approvare varianti al Bilancio, alla Tari, sull’ipotesi di riprendere in streaming le sedute dell’assise e altro
Scritto e a cura di Orazio Ruggieri
“Quello andato in scena giovedì 28 luglio, – esordisce il comunicato – è stato un Consiglio comunale convocato per l’approvazione di una variazione di bilancio disposta in via d’urgenza dalla giunta comunale il 14 giugno scorso (rispetto ad un bilancio di previsione approvato meno di un mese e mezzo prima…), per l’assestamento e la salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2022 e per una modifica del regolamento consiliare circa la tenuta in modalità video delle adunanze della massima assise comunale.
È stata l’occasione da parte del nostro gruppo consiliare per esprimere tutta una serie di rilievi e formulare delle pregnanti osservazioni circa la situazione di stallo, di vero e proprio immobilismo in cui versa l’attuale maggioranza di governo cittadino, giunta ormai ai suoi primi dieci mesi di vita. In particolare, il nostro capogruppo Fargiorgio ha evidenziato come la delibera di variazione sia intervenuta senza alcun rispetto dei requisiti previsti dall’art. 175 comma 4 TUEL, in quanto la giunta comunale non ha assolutamente giustificato l’urgenza (che secondo la norma di riferimento deve essere invece opportunamente motivata) ed ha sottolineato come la variazione sia in verità servita a porre rimedio ad una serie di mancanze, gravi, che hanno caratterizzato il bilancio di previsione, dove la maggioranza non aveva previsto interventi, ad esempio, sulle strade rurali.
Sul punto, è stato sottolineato come l’ennesima richiesta di intervento e di chiarimenti da parte del nostro gruppo sia rimasta, come di consueto, priva di riscontro da parte del Sindaco e dell’assessore di competenza. Un atteggiamento irriguardoso nei confronti di un gruppo che rappresenta una larga fetta della cittadinanza e quindi irrispettoso nei confronti dei tantissimi cittadini che hanno espresso la loro preferenza per Itri Facciamo Futuro.
Ma questo atteggiamento della maggioranza è divenuta prassi, chiusa, come è, in un egocentrismo autoreferenziale, arroccata in un’autarchia amministrativa in cui non è contemplato il ruolo delle opposizioni. Allo stesso modo è stato evidenziato come non siano stati previsti interventi in tema di campi estivi per i ragazzi, del centro diurno per i diversamente abili da sempre seguiti dal Comune.
Una ulteriore mancanza di programmazione, una lacuna gravissima che un bilancio di previsione non poteva e può registrare e la cui correzione non ha avuto diritto di asilo neppure nella variazione di bilancio. Sulla variazione e sulla salvaguardia degli equilibri, il voto è stato chiaramente contrario. Sulla riduzione della TARI, il voto del nostro gruppo consiliare è stato favorevole, pur avendo stigmatizzato una serie di incongruenze ed avendo evidenziato come, a fronte dell’innalzamento dell’ISEE (che passa da €. 10.200,00 a €. 15.000,00), non sia stato invero previsto un adeguato aumento delle risorse messe a disposizione, così generando un inutile sovraccarico di lavoro per gli Uffici (non tutte le richieste, ancorché lavorate, saranno infatti accolte), ma soprattutto originando una deplorevole contrapposizione tra cittadini che saranno beneficiati dalla misura ed altri che non ne fruiranno.
La discussione sulla TARI ha dato comunque l’opportunità di evidenziare i disservizi presenti nella nostra cittadina, a cominciare dalla situazione di vera e propria sporcizia in cui versano tanti quartieri, anche quelli storici, del nostro centro. È stato invece rinviato il punto riguardante la possibilità di tenere in modalità video le sedute del consiglio comunale, secondo un’interpretazione fornita dall’Avvocatura Generale dello Stato in relazione ad una norma che era stata concepita per il periodo di pandemia. Puntuale l’intervento della consigliera Tiziana Ialongo, che ha sottolineato le diverse criticità della proposta di modifica del regolamento del Consiglio avanzata dalla maggioranza, evidenziando la necessità di circoscrivere con assoluta precisione i casi in cui l’assise possa tenersi da remoto, impedendo che un uso distorto del mezzo telematico privi e depotenzi il consiglio comunale, che deve invece restare, in presenza, il luogo in cui la dialettica politico-amministrativa trova la sua ineliminabile collocazione.
È stato inoltre ribadito che lo svolgimento del consiglio comunale in videoconferenza debba avvenire nel rispetto di tutti i criteri previsti dalla legge, con l’adozione di piattaforme che garantiscano anche la segretezza del voto ove sia prevista. Anche l’intervento del capogruppo Antonio Fargiorgio ha toccato gli stessi temi ed infine è passata la richiesta di rinviare la discussione e la decisione sul punto ad altra seduta consiliare”.