Morta dopo essere stata investita da un’autovettura a Cori: ha patteggiato l’uomo che a maggio del 2022 l’ha investita
È stato condannato per omicidio stradale e omissione di soccorso il 36enne di Cori che, il 29 maggio 2022, investì la 47enne romana, Viridiana Rotondi. Oggi, 2 dicembre, a due anni e mezzo dall’incidente avvenuto a Cori, Luciano Di Meo, difeso dall’avvocato Luigi Civitella, ha patteggiato la sua pena a 3 anni e 4 mesi, compresa la revoca della patente di guida, e sconterà con una pena alternativa. L’istanza di patteggiamento è stata accolta sia dal pubblico ministero Marina Marra che dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario. Nessuna costituzione di parte civile da parte dei famigliari che hanno sono stati completamenti risarciti dalla compagnia assicurativa.
La donna era stata travolta mentre stava correndo a Cori in via Madonna delle Grazie nella mattina del 29 maggio 2022. L’automobilista, però, era in primo momento fuggito, facendo pensare subito al grave caso di un’auto pirata. Viridiana Rotondi, dopo circa tre giorni, non ce la fece e morì.
Dopo aver urtato la donna, 47enne originaria di Roma che si trovava in visita a Cori dal fratello, l’auto era andata via a velocità sostenuta omettendo il soccorso. Sono stati alcuni cittadini che, avendo notato la donna priva di sensi a terra, hanno chiamato il 118. La donna era stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove è stata ricoverata in codice rosso. L’1 giugno 2022, la sua dipartita.
Sul caso hanno indagato i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia e della Stazione di Cori che hanno successivamente fermato, poco dopo l’incidente, il conducente dell’auto: si trattava, per l’appunto, di Luciano Di Meo che, sin da subito, ha giurato di non aver capito di aver urtato la donna.
Sull’uomo pendeva la richiesta di rinvio a giudizio da parte del Pubblico Ministero Simona Gentile. Oggi, è arrivato il patteggiamento.