Ingannano un invalido con la truffa del falso incidente stradale: si è concluso il processo per direttissima a carico di due uomini
Il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Eugenia Sinigallia, ha ritenuto colpevoli di tentata truffa aggravata in concorso i due imputati arrestati lo scorso luglio dalla Polizia di Stato. Si tratta del 31enne Giuliano Bevilacqua e del 33enne Alfonso Abruzzese, condannati rispettivamente a 1 anno e 6 mesi di reclusione e 1 anno e 4 mesi. I due uomini hanno usufruito dello sconto di un terzo della pena, avendo optato per il rito abbreviato.
Il giudice si è riservato sul concedere una misura meno restrittiva rispetto al carcere dove entrambi sono tuttora detenuti.
Era stata la Polizia ad arrestarli nel pomeriggio di giovedì 3 luglio. Bevilacqua, peraltro, a febbraio scorso, era stato già condannato in abbreviato dal Gup del Tribunale di Latina per una truffa agli anziani insieme a due complici.
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In questo caso, i poliziotti del Commissariato di Terracina, intervenuti su richiesta della vittima, avevano sorpreso in flagranza di reato i due malfattori nel mentre erano in attesa di ricevere dalla malcapitata vittima una ulteriore tranche di denaro quale rimborso per un sinistro stradale mai subito.
Lo stesso, infatti, mentre stava percorrendo la Strada Statale 148 Pontina alla guida della propria autovettura, era stato obbligato ad arrestare la marcia del suo veicolo in quanto il conducente di un’altra autovettura, dopo aver ripetutamente suonato il clacson, gli aveva praticamente tagliato la strada.
Dal veicolo, occupato da due individui, scendeva il conducente che con atteggiamento aggressivo e violento accusava la controparte di avergli danneggiato l’autovettura, esigendo un immediato risarcimento del danno.
La persona accusata, ritenendo di non aver commesso alcuna infrazione, cercava vanamente di non cedere alla richiesta di denaro ma, incalzato, acconsentiva e consegnava all’uomo circa 600 euro in contanti. Non pago, il malfattore pretendeva ulteriori soldi, che lo sfortunato conducente prelevava da un vicino bancomat per un importo di 250 euro. Anche tale consegna di soldi non placava l’uomo e, al fine di porre definitivamente fine alla vicenda, veniva deciso di recarsi presso un istituto di credito dove l’uomo avrebbe prelevato il rimanente della somma richiesta.
Durante il trasferimento alla vicina filiale bancaria, l’uomo aveva però contattato il Numero Unico per le Emergenze 112, raccontando l’intera vicissitudine. L’operatore aveva immediatamente compreso trattarsi di un tentativo fraudolento e aveva immediatamente attivato i poliziotti del Commissariato di Terracina, i quali avevano sorpreso i due malviventi mentre si trovavano all’esterno dell’istituto di credito in attesa di ricevere una grossa somma di denaro.
All’interno della vettura in uso ai due truffatori era stata rinvenuta della carta vetrata, verosimilmente utilizzata per produrre delle raschiature sulla vettura della vittima al fine di persuaderlo circa l’effettivo “contatto” tra i due veicoli.
D’intesa con la Procura della Repubblica, i due erano stati tratti in arresto e associati presso la Casa Circondariale di Latina. Successivamente, i due uomini erano stati sottoposti a convalida dell’arresto con applicazione della custodia cautelare in carcere. Il rito direttissimo era stato rinviato perché il giudice aveva concesso il termine a difesa agli avvocati difensori. Il denaro estorto era stato interamente restituito al legittimo proprietario.
