INTERVENTI ANTINCENDI ITRI. FARGIORGIO SOLLECITA COINVOLGIMENTO VOLONTARI GIÀ ADDESTRATI

Scritto e a cura di Orazio Ruggieri

La stagione che si sta vivendo a Itri sta evidenziando quanto siano gravi le ferite inferte all’ambiente da scellerati piromani che hanno mandato in fumo migliaia di ettari del territorio comunale. A questo proposito il gruppo consiliare “Itri facciamo futuro” (Antonio Fargiorgio, Tiziana Ialongo e Vittoria Maggiarra), dopo aver presentato il quadro disastroso della situazione venutasi a creare dopo i devastanti roghi, chiedono al sindaco, al presidente del consiglio e al segretario comunale perché non vengono coinvolti, nell’opera di spegnimento, i volontari, già ben addestrati a svolgere questo compito, della locale sezione dell’Italcaccia, dimostratisi provvidenzialmente indispensabili nel contrastare e nel domare le fiamme. “Premesso –esordisce la loro interrogazione consiliare- che già lo scorso 18 luglio il nostro gruppo consiliare è intervenuto, senza tuttavia ricevere alcun riscontro da parte Vostra, sulla gestione del territorio in questa drammatica stagione estiva, che sta rivelando tutte le sue pecche e inefficienze; rilevato che  in quella sede avevamo auspicato la istituzione di un tavolo tecnico, che prevedesse la partecipazione delle Forze dell’Ordine istituzionalmente deputate alla tutela ambientale e delle associazioni operanti sul territorio, giustamente ritenendo che la gestione di una problematica così grande ed impattante non potesse che passare attraverso una necessaria sinergia di tutte le forze, anche al fine di garantire un corretto ed esaustivo monitoraggio del nostro territorio; preso atto, alla luce di ciò cui stiamo assistendo da giorni, di quanto il fenomeno sia sfuggito di mano e non venga correttamente governato, per la mancanza evidente di un piano programmatico di prevenzione; precisato che non è nostra intenzione alimentare polemiche sterili (che non ci appartengono), ma assumere atteggiamenti consapevolmente responsabili, che sempre ci hanno contraddistinto, nell’esclusivo interesse dei cittadini; dato atto che l’integrità e la difesa del nostro territorio costituisce un insopprimibile diritto dei cittadini, un diritto sottoposto in questa triste estate a una serie di attentati che un’oculata azione di prevenzione avrebbe sicuramente contribuito se non ad eliminare, quantomeno ad attenuare fortemente; tenuto della circostanza che l’Amministrazione Comunale, diversamente da quanto fatto negli anni passati, non ha istituito un tavolo interforze o comunque, sebbene da noi richiestane, non ha inteso fornire alcun riscontro o risposta alle nostre pur doverose sollecitazioni; evidenziato che  la precedente Amministrazione aveva organizzato un corso di AIB (Antincendio boschivo,n.d.r.), tenuto da una Società riconosciuta dal Ministero e regolarmente iscritta nei relativi albi, formando circa 25 persone, garantendo così un adeguato numero di uomini e mezzi, capaci di intervenire nelle più disparate ed anche difficili situazioni, con risultati sempre più che soddisfacenti; rilevato ulteriormente che  una oculata gestione del territorio e delle problematiche connesse debba assolutamente prescindere da posizioni preconcette o da valutazioni di tipo politico, anteponendo a tutto l’interesse pubblico collettivo; evidenziato ancora che  il cennato corso AIB aveva formato diversi membri della locale sezione della ITALCACCIA, che negli anni si sono poi rivelati una risorsa insostituibile, per capacità ed organizzazione, avendo a disposizione due mezzi dotati di pompe e tubi che consentono di raggiungere il fronte del fuoco da 600 metri sino anche a 800/1000 metri e potendo contare su una conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche strutturali, morfologiche e orografiche che ha pochi eguali nelle altre associazioni, e che era stata sfruttata anche in sede di monitoraggio e avvistamento del territorio medesimo, favorendo così una convenzione per soli €. 4.000,00 annui; ritenuto necessario che l’Amministrazione Comunale si apra a convenzioni con altre entità ed associazioni che, nel rispetto anche delle persone (ma di questo si dirà in sede consiliare), sappiano garantire un servizio attivo a 360 gradi, capace di monitorare attentamente il territorio e di intervenire prontamente e con competenza laddove se ne presentasse la necessità, tutto ciò premesso e considerato, si interrogano il sindaco e la giunta comunale per conoscere se: a) nell’immediato, è loro intenzione coinvolgere nella gestione del territorio e nella campagna antincendio anche altre associazioni ed entità, dotate di adeguati mezzi e uomini, ricordando che il Sindaco, quale massima autorità di protezione civile sul territorio, gode al riguardo di ampia discrezionalità e libertà di azione; b) in previsione di una doverosa e necessaria programmazione futura, ci si intenda aprire anche ad altre associazioni operanti sul territorio, in modo da garantire una completa azione di monitoraggio e una politica di pronto intervento, capace di assicurare ai cittadini la tutela di quel bene insopprimibile che è costituito dalla integrità del proprio patrimonio naturalistico”.

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