“La nostra comunità vive da giorni un disagio senza precedenti a causa delle continue interruzioni dell’erogazione dell’acqua, un servizio essenziale e fondamentale per la vita quotidiana. Questa situazione sta causando danni incalcolabili alle attività locali e, ancor più gravemente, impone un fardello insostenibile agli anziani e ai malati della nostra comunità.
Davanti a questa situazione, ci sentiamo in dovere di domandare: cosa sta facendo l’amministrazione comunale per affrontare questo problema?
Le azioni intraprese dall’amministrazione attuale, guidata dal Sindaco, sembrano essere in netto contrasto con l’interesse dei cittadini. Non ci soffermeremo sull’inspiegabile ritardo nell’istituzione del servizio domiciliare per chi ne fa richiesta. Ma non possiamo fare a meno di domandare: quali azioni concrete ha intrapreso il Sindaco a difesa della sua popolazione nei confronti di Acqualatina?
Per adesso, l’unico dato certo è che l’attuale amministrazione ha votato a favore di un aumento delle tariffe dell’8,4% per il 2022 e di un ulteriore aumento del 5% per il 2023, in obbedienza ai dettami provenienti dai vertici del proprio partito. Ma su questo, un imbarazzante silenzio. Non una sola parola di solidarietà verso i cittadini, solo avvisi asettici, come quelli che riceviamo da Acqualatina.
Vogliamo ricordare al Sindaco che, durante i nostri cinque anni di amministrazione, non abbiamo mai mostrato atteggiamenti di subalternità o di sudditanza politica. Al contrario, ci siamo distinti per le nostre forti azioni di critica verso una gestione che, a nostro avviso, è risultata del tutto inadeguata, in particolare per quanto riguarda le misure per combattere la dispersione idrica. E cosa ne sarà della futura gestione del servizio idrico dopo il passaggio delle quote della parte privata (il 49%) nelle mani di Italgas? Un interrogativo, quest’ultimo, sul quale il Sindaco ancora non ha espresso la sua posizione. I cittadini di Castelforte hanno il diritto di sapere e sulla quale sarà doveroso un approfondimento sulle modalità della cessione avvenuta senza il consenso della parte pubblica. Ricordiamo al nostro sindaco infatti che il pubblico dovrebbe avere possibilità di controllo su ciò che accade all’interno del gestore.
Sarà una nostra impressione ma ci sembra che da quando sono cambiati gli equilibri politici in provincia, l’azione di controllo della parte pubblica sia, diciamo così, meno attenta e ciò si tramuta in disagi che la popolazione subisce.
Essere un amministratore pubblico significa rispondere al popolo che ti ha eletto, e a nessun altro. Senza farsi condizionare da fattori esterni. Questo è ciò che significa veramente fare il Sindaco”.
Così, in una nota, i consiglieri comunali Giuseppe Rosato e Giancarlo Cardillo, e il segretario comunale del PD, Ferdinando Orlandi.