INSULTI A VON DER LEYEN E RIFERIMENTI A GOEBBELS, IL CASO DEL MEMBRO DI FDI A TERRACINA

Stefano Pietro Cicerone
Stefano Pietro Cicerone

Offese alle donne della Commissione Europea e riferimenti al capo della propaganda nazista Joseph Goebbels, il caso del membro di Fratelli d’Italia Terracina

È uno a cui piace postare freneticamente, Stefano Pietro Cicerone, membro del direttivo di Fratelli d’Italia di Terracina, da poco escluso dal ruolo proprio per i riferimenti imbarazzanti che scrive su Facebook. Il partito locale, tramite una nota ufficiale, lo ha escluso: “Per quanto ci riguarda, Stefano Cicerone è fuori dalla nostra comunità politica locale e chiederemo che venga cacciato anche da quella nazionale.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un post in cui venivano raffigurate la Presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, la responsabile degli Affari Esteri, Kaja Kallas e la Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde. A corredo delle immagini gli insulti sessisti.

Ma non è finita perché Cicerone, fino a poco fa membro del direttivo del partito di Giorgia Meloni a Terracina, dispensava di altre “perle” per commentare fatti della politica locale come l’intitolazione della Pineta di Terracina come “Parco della Resistenza”.

“PD Terracina, aveva ragione Goebbels: una buona comunicazione politica, per essere efficace, deve essere anche comprensibile al soggetto meno dotato intellettualmente. Prendete la vicenda che non finisce mai, quella della cosiddetta resistenza. Come viene presenta dai comunicatori politici? Come una battaglia fra buoni e cattivi. Da una parte gli orridi fucilatori, dall’altra gli ottimi fucilati. I primi agiscono per abbietti motivi, i secondi per nobili ideali. Ma i nobili ideali non vengono mai esplicitati. Sarebbe impossibile farlo, giacché il 90% delle formazioni partigiane, che secondo i più accreditati storici non ammontarono mai, almeno fino al 25 aprile 1945, a più di 30.000 combattenti, erano formazioni garibaldine, ossia comuniste che come ideale avevano Stalin e la Russia sovietica, sì quella che adesso i nuovi partigiani vedono con preoccupazione in mano a un nuovo Stalin, chiamato Putin e sono sicuri che debba essere battuto sul campo grazie alla coalizione antifascista europea. Solo un idiota può appassionarsi alla storia dell’uomo senza sghignazzare”.

Alla fine, è arrivata la proposta di espulsione dal direttivo locale e il proposito della cacciata dal partito a cui, però, Cicerone risulta ancora iscritto.

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