Sequestrati oltre venti chilogrammi di droga: si è svolta la seconda tranche dell’interrogatorio di convalida a carico del 50enne
Si è svolta la seconda tranche dell’interrogatorio di convalida dell’arresto per il 50enne di Latina, Robin Terella, difeso dall’avvocato Sandro Marcheselli e non più dall’avvocato d’ufficio. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, si è recato stamani, 9 settembre, nel carcere di Via Aspromonte per interrogare l’uomo, arrestato con quasi 25 chili di droga dalla Squadra Mobile di Latina.
Sabato scorso, il 50enne si era avvalso della facoltà di non rispondere e il Gip Cario, oltreché a convalidare l’arresto, aveva disposto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, respingendo la richiesta della difesa che chiedeva la scarcerazione e, in subordine, una misura meno afflittiva. In questo caso, il 50enne doveva rispondere solo dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e della modica quantità di droga che gli era stata trovata addosso.
Stamani, stesso copione: Terella si è avvalso, dovendo rispondere, però, dell’accusa più grave, ossia della quantità maggiore di sostanze stupefacenti trovate nella sua disponibilità. Si tratta di 23 chili tra hashish, cocaina e marijuana che i poliziotti della Squadra Mobile gli hanno trova a casa, in Viale Kennedy, a Latina. Il Gip Cario ha convalidato l’arresto e disposto un’altra custodia cautelare in carcere.
Il 50enne Robin Terella è stato rintracciato dalla Squadra Mobile la sera di mercoledì 4 settembre scorso dopo alcuni giorni di appostamento e accompagnato presso la sua abitazione per l’esecuzione dell’attività di Polizia, anche in ragione di una denuncia per atti persecutori a suo carico. Una volta informato della suddetta attività da eseguire, il 50enne ha posto in essere una serie di comportamenti – peraltro violenti, secondo la Polizia – che hanno insospettito gli agenti. L’uomo era finito nel mirino degli investigatori anche per via di alcune frequentazioni con personaggi noti agli archivi di polizia.
Non senza difficoltà, Terella è stato reso inoffensivo e, una volta all’interno dell’appartamento in zona cimitero, si è compreso il perché di tanta violenza: in vari locali dell’immobile era occultata una notevole quantità di droga e, precisamente, circa 15 chilogrammi di hashish, oltre 3 chili di cocaina e oltre 5 chili di marijuana nonché 40 cartucce per pistola di vario calibro e 2 giubbotti antiproiettile, di cui uno con il logo Securitas Metronotte. Oltre 2 chili di hashish sono stati rinvenuti presso il suo luogo di lavoro: nascosti dentro il suo armadietto.
La droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato, secondi i calcoli della Polizia, oltre 200.000 euro. Il 50enne, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, su disposizione del sostituto procuratore di Latina, Marina Marra, è stato sin da subito ristretto in carcere.
Si tratta praticamente di un insospettabile, un paio di precedenti di droga nel passato, ma non di certo un personaggio sotto i riflettori. Un uomo qualunque, impiegato in un’azienda farmaceutica, che nascondeva un carico di stupefacenti non proprio banale. Subito dopo l’arresto, Terella è stato ricoverato al Santa Maria Goretti proprio perché, per resistere ai poliziotti, si è provocato una ferita. Motivo per cui il primo interrogatorio è avvenuto sabato mattina, invece che venerdì.
L’uomo era stato arrestato in un primo momento per la reazione violenta avuta contro i poliziotti. In quel frangente aveva con sé 18 grammi di hashish che hanno fatto scattare la perquisizione. Dopodiché, ricoverato al Santa Maria Goretti, i poliziotti hanno proceduto alla perquisizione a casa e sul luogo di lavoro dove è stata rinvenuta la droga. A chili.