INSEGUITI PER LE VIE DI LATINA DOPO AVER RUBATO L’AUTO: PATTEGGIANO LA PENA I 4 “PROFESSIONISTI” IN TRASFERTA

Arrestati dalla Polizia di Stato quattro trasfertisti specializzati nel furto delle auto di elevato valore commerciale: oggi la sentenza

Hanno patteggiato la pena a 1 anno e 4 mesi ciascuno i quattro cosiddetti trasfertisti arrestati, in flagranza di reato, lo scorso 12 settembre dalla Polizia di Stato con l’accusa di tentato furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’istanza di patteggiamento accolta sia dal pubblico ministero che dal giudice monocratico del Tribunale di Latina, Enrica Villani, ha previsto anche il risarcimento dei danni subiti a favore del professionista derubato della sua auto a Latina e del Ministero dell’Interno-Polizia di Stato.

Ad essere condannati col rito direttissimo i campani Emanuele Pozone, Luigi Torre, Roberto Corona e Emanuele Merolla, difesi dagli avvocati Luigi Poziello, Raffaella Cristofaro e Maria Chiara Fusco.

Il caso risale alla notte del 12 settembre scorso quando La Polizia di Stato è intervenuta, in una via del centro cittadino di Latina dove era segnalata la presenza di due persone sospette nei pressi di un’autovettura Range Rover posteggiata in strada, vicino all’Hotel Europa, del valore commerciale di oltre 80.000 euro. L’auto appartiene a un professionista originario dell’Abruzzo che pernottava nell’albergo per un impegno che aveva il giorno successivo.

Alla vista della pattuglia, che immediatamente ha raggiunnto il luogo della segnalazione, due dei quattro condannati odierni sono immediatamente saliti a bordo di un’autovettura Golf, risultata a noleggio, a bordo della quale c’erano gli altri due complici ad attenderli, per tentare di sfuggire ai poliziotti della Squadra Volante.

Ne è nato uno spericolato inseguimento lungo le strade cittadine, fortunatamente sgombre data l’ora, a cui hanno partecipato anche altre Volanti presenti sul territorio. I malviventi hanno più volte provato a speronare la macchina di servizio per far desistere gli inseguitori, non riuscendovi. Finalmente, in Strada della Chiesuola, le Volanti, coordinate dalla Centrale Operativa, sono riuscite a stringere a tenaglia i fuggitivi che, una volta arrestata la corsa dell’auto, hanno anche tentato una vana fuga a piedi per i campi.

Tutti e quattro sono stati però bloccati e condotti presso gli Uffici della Questura di Latina. I successivi accertamenti hanno consentito di accertare come gli stessi, tutti con precedenti specifici, fossero in possesso di rudimentali arnesi utili a forzare le portiere delle autovetture, ma anche di delicati dispositivi volti a disturbare le frequenze radio in uso alle forze di polizia e di congegni abilitati a replicare i codici di sicurezza per l’avviamento dei veicoli privi di chiave.

Anche grazie alla collaborazione di un cittadino, che aveva notato i soggetti muoversi in maniera sospetta in via Emanuele Filiberto, sono stati raccolti elementi certi che hanno provato la responsabilità dei quattro malviventi, tutti di origine campana, che sono stati quindi tratti in arresto.

Lo scorso 12 settembre, si è svolta subito la prevista udienza di convalida, all’esito del quale tre degli arrestati – Emanuele Pozone, Luigi Torre e Roberto Corona – sono stati trasferiti nella città di provenienza in regime di arresti domiciliari, mentre per il quarto – Emanuele Merolla – il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Enrica Villani, ha disposto la misura dell’obbligo di dimora nel luogo di residenza. Tutti e quattro e giovani, originari del napoletano, hanno quindi patteggiato la pena e deciso di risarcire i danni combinati.

Nei confronti di tutti e quattro gli arrestati, il Questore di Latina, Fausto Vinci, ha disposto la misura del divieto di ritorno a Latina e rimpatrio con foglio di via obbligatorio.

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