Approda domani, giovedì 25 settembre, a Cisterna l’edizione 2025 di InSania fest, il festival dedicato alle contronarrazioni sulla salute mentale. Nella location del Centro di aggregazione giovanile, 2Time, in via delle Province alle 21.30 si parte con la proiezione del film “𝐈𝐥 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 C𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐨”, di Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi.
Si tratta della storia del viaggio di oltre 4mila chilometri che il cavallo azzurro, tra il 2013 e il 2014, ha intrapreso per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, raccontata attraverso gli sguardi e le parole di chi ha vissuto da vicino la lotta per una dignità negata. Il film è una produzione di Edizioni Alphabeta Verlag, Collana 180 – Archivio critico della salute mentale ed è anche stato selezionato al Torino Film Festival, sezione Diritti & Rovesci.
«Il film – spiegano gli autori – ci dice anche che i cavalli azzurri non si fermano». Nel frattempo Marco Cavallo ha infatti deciso di rimettersi in viaggio, questa volta contro i Centri di permanenza per il rimpatrio e arriverà proprio a Cisterna lunedì 29 settembre, con un appuntamento pomeridiano a Palazzo Caetani a base di arte, musica e spettacoli, con le letture di Francesca Miranda Rossi, le installazioni video di Silvia Palamara e la mostra Reparto Donne Agitate, ancora di Giacomo Doni: dieci pannelli che raccontano le storie di dieci donne internate nel manicomio di Imola attraverso ritratti generati con intelligenza artificiale e audio registrazioni accessibili via QR code. Stavolta dall’ex manicomio di Imola, performance teatro musicali di Priskiller e accompagnamento musicale dei tamburi dei Wontanara baadaye di Cisterna
«Insania fest riveste un’importanza fondamentale – sottolinea il sindaco Valentino Mnatini – e siamo onorati di ospitarlo a Cisterna in questa sua terza edizione. Insania fest rimette assieme l’individuo nella sua complessità e nella sua interezza e contribuisce a costruire un’identità educativa che parte dal rispetto dell’individuo. Prima ancora della malattia psichiatrica è necessario saper parlare delle persone».