Incubo per due adolescenti alle porte di Latina: arrestato il 31enne rumeno, sospettato di aver rapito e abusato della 16enne
La Squadra Mobile di Latina ha individuato e arrestato il 31enne rumeno Dragos Daniel Marcu, sospettato di aver rapito e abusato di una 17enne di Latina, non prima di aver stordito con un pugno il fidanzato di 17 anni.
L’uomo è stato trovato tra Latina e Sermoneta Scalo e portato in stato di fermo in Questura
I FATTI PRIMA DELL’ARRESTO ODIERNO – Non sono arrivate ancora a conclusione le ricerche della Polizia di Latina che sta tentando di chiudere il cerchio per trovare il 31enne rumeno, Dragos Marcu. Nella giornata di ieri, 6 maggio, si era sparsa la voce che l’uomo potesse essere stato arrestato dalla Squadra Mobile di Latina o persino dai Carabinieri, ma Marcu pare essere svanito nel nulla. Il giovane rumeno risulta essere stato domiciliato in una casa in Via Dormigliosa, ossia la strada che arriva fino a Doganella. Nel suo curriculum diversi precedenti tra cui furto, ricettazione, maltrattamenti nei confronti di due sue connazionali (in un caso è stato condannato in primo grado a 4 anni) e lesioni nei confronti di un anziano che fu rapinato da Marcu, immobilizzato e picchiato brutalmente. Un fatto che risale al 2018 e per cui Marcu è stata condannato ed è in attesa del giudizio in Corte d’Appello. Un episodio particolarmente efferato, preso in carico all’epoca dei fatti dalla Squadra Mobile di Latina e dal Pm Marco Giancristofaro: il giudice per le indagini preliminari Matilde Campoli firmò l’arresto, mentre il Riesame scarcerò il rumeno per mancanza di prove, sebbene l’anziano aggredito nella sua casa al Lido di Latina era stato trovato legato mani e piedi e derubato di oro, gioielli e cellulare.
L’ultimo episodio di violenza è di circa due settimane fa: Marcu, in un momento di follia, ha minacciato l’ultima delle compagne con cui viveva nell’abitazione di Via Dormigliosa. A intervenire gli agenti del Commissariato di Polizia di Cisterna.
Il rumeno, dopo il misfatto ai danni dei ragazzi, avrebbe rubato un’auto a un dipendente dell’Hotel che si trova di fronte alla stazione di Latina Scalo. Un uomo, peraltro, che il rumeno conoscerebbe e che sarebbe stato tratto in inganno dal 31enne. Che si sia messo in fuga con il mezzo? Al momento è tutto avvolto in una nebulosa.
Come noto – per ricostruire di cosa si sta parlando -, giovedì mattina, 4 maggio, a Latina Scalo, è stata ritrovata una ragazza mentre vagava tutta sporca e sotto choc per una strada di campagna. Si trattava di una ragazzina di 17 anni che è stata soccorsa e condotta all’ospedale Santa Maria Goretti per tutti gli accertamenti del caso.
La ragazza di 17 anni è stata la protagonista suo malgrado di un incubo: si è recata insieme a un coetaneo nel sito abbandonato dell’ex Zuccerificio a Latina Scalo (inaugurato nel 1936 da Benito Mussolini), la sera di mercoledì 3 maggio. Il sito che avrebbe dovuto diventare l’Intermodale di Latina (doveva diventare un hub di scambio merci in collegata alla ferrovia di Latina Scalo), secondo il progetto delle cinque punte dell’amministrazione Finestra (si parla di 30 anni fa), è meta delle più variegate persone. Dentro lo stabile si possono trovare documenti (molti dei quali di natura giudiziaria, provenendo dal Tribunale di Latina che aveva chiesto e ottenuto di poterli “stoccare” nell’immobile), scrivanie, divani, vetro di ogni genere, cd, videocassette, birre consumate, pc, preservativi, persino schede elettorali vidimate; soprattutto rifiuti, ovunque. Insomma, con il tempo, e soprattutto nell’ultimo anno, l’ex Slm (dichiarata fallita l’anno scorso) è diventato luogo di sbandati, coppiette e consumatori di droga.
Tornando all’episodio che sta tenendo in apprensione un’intera città e per il quale alcuni cittadini spontaneamente hanno organizzato addirittura delle ronde, i due giovani, con la minicar del ragazzo (16enne), si sono appartati nel luogo degradato, ossia in Via delle Industrie all’interno dell’Intermodale, ma improvvisamente sono stati importunati dall’uomo di 31 anni originario della Romania che, secondo i racconti della giovane interrogata e del ragazzo che lo ha riconosciuto nelle foto segnaletiche mostrategli in Questura, stava consumando crack nel sito dismesso. In un primo momento, i teenager si sarebbero avvicinati a lui, poi sono voluti andare via, riuscendo a liberarsi dell’uomo e a salire sulla minicar; tuttavia, subito dopo, l’uomo li ha raggiunti.
Il ragazzino è stato steso con un pugno in faccia talmente forte da perdere i sensi, mentre la giovane di 17 anni è stata sequestrata a bordo della minicar dall’uomo e portata nelle campagne di Cisterna. Anche se la minicar avrebbe girovagato arrivando fino a Cisterna e Cori.
Non è ancora chiaro, ma tutto avrebbe potuto far pensare che la 17enne sia stata costretta a subire una violenza sessuale. Sul caso, sin da subito, si sono messi al lavoro gli agenti della Squadra Mobile di Latina diretti dal Dirigente Mattia Falso. Ad ogni modo, i primi esami medici dovrebbero aver escluso un rapporto sessuale completo, sebbene non possa essere messo da parte il dramma di un abuso sessuale.
Anche la 17enne, che si trovava in uno stato di malessere quando è stata recuperata, è stata aggredita dal 31enne. Il ragazzo, invece, è finito anche lui in ospedale considerato il pugno in faccia ricevuto dallo sconosciuto. È stato lui a chiamare i soccorsi una volta che mercoledì sera ha ripreso coscienza dopo l’aggressione subita. Le ricerche del 31enne, noto alle Forze dell’Ordine, Dragos Marcu non sono state facili.
“Il tossico ha anche fumato crack, e loro si sono fermati a parlare – ha detto la madre del ragazzo – Hanno provato ad andare via ma lui li ha seguiti, ha picchiato mio figlio e si è allontanato con la ragazza bordo della minicar. Mio figlio intanto è riuscito a chiamare il 112 e sono partite le ricerche, sino a quando, dopo 4 ore, lei non è stata ritrovata nei pressi della stazione di Latina Scalo”.
La Procura di Latina, intanto, ha aperto un fascicolo affidato al sostituto Valerio De Luca. Intanto, sin dalla giornata di ieri, come accennato, un gruppo di cittadini si è organizzato in ronde, un gesto comunque pericoloso considerata la delicata situazione del caso. Almeno un componente del gruppo aveva anche un bastone pronto per l’evenienza. Le ronde si sono concentrate nei siti degradati della città dove si possono incontrare sbandati e tossicodipendenti. Il ragionamento fatto dai “rondisti” è che se Marcu è un consumatore di crack, prima o poi dovrà palesarsi in cerca di una dose. Insomma, la situazione a Latina, dopo il caso scoppiato e divenuto oltreché grave anche molto mediatico, sta diventando sempre più al limite. Sempre nella giornata di ieri, gli stessi “rondisti”, dopo aver visto un’auto con un lampeggiante sfrecciare su Via del Lido, si sono presentati davanti alla Questura di Latina per capire se il rumento fosse stato preso; dopodiché, non avendo avuto riscontri, si sono diretti alla Caserma dei Carabinieri. Niente da fare, del rumeno nessuna traccia.