INCISIONI E IMMERSIONI: L’ARTISTA GAETANA SOTT’ACQUA

Per la prima volta al mondo l’artista italiana Antonella Magliozzi, in arte Krillantix, realizza le sue incisioni lavorando direttamente in immersione a 12 metri 

Nella tappa dominicana, Krillantix, artista originaria di Gaeta, si è congiunta con il mare, permettendole di coniugarsi perfettamente alla natura, una tra le fonti di ispirazione della sua produzione artistica, leitmotiv della collezione “Sette mari”.  

Direttamente dal mare, questa volta quello dei Caraibi (dopo la medesima performance nel Tirreno, anno 2021), danzando e dialogando con esso, ha condiviso e interpretato energia, vibrazioni, impulsi, segnali, forme comunicanti non soltanto di origine marina, ma anche astrale. E sul mare, infatti, che la luna esercita una forza (attrattiva, ma non soltanto) la quale, in simbiosi con quella terrestre e pelagica, compongono un ambiente caratterizzato da una vitalità straordinaria. Letteralmente immersa in questo habitat, Krillantix ha evoluto il suo essere, in una danza creativa. 

“Da sempre il mare mi accompagna” – precisa ad agronline.it Krillantix – “Sono stata concepita sul mare. È ovunque, in me e attorno a me. I suoi colori viaggiano con me. Il suo profumo inebria i miei sogni. Il suo abbraccio mi accarezza l’anima. Le sue vibrazioni elevano il mio spirito. Qualche anno fa decisi di dedicare un’intera collezione al mare. Il mio intento era proprio quello di creare sul mare e nel mare. Pensai: “La collezione sarà realizzata con la tecnica dell’incisione e si chiamerà “7 Mari”. La collezione tratta alcuni dei mari più interessanti del mondo. Ho cominciato dal “mio mare”, il Tirreno, Gaeta. Ho inciso le lastre direttamente nelle profondità marine. L’immensa energia degli universi sommersi è penetrata nel mio lavoro. Ho creato incidendo in immersione a una profondità media tra 9 e i 12 metri. Tra le mille forme, colori e movimento di coralli pesci e altri organismi viventi…tutto il mondo sommerso. Incidere nel mare e con il mare. Ora sono qui a Punta Cana per realizzare il secondo mare: Il Mare dei Caraibi”. 

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