Grave incidente sul lavoro avvenuto lo scorso 9 aprile, all’interno della Cantina Sociale di Borgo Santa Maria: deceduto l’operaio
Non ce l’ha fatta l’operaio di nazionalità indiana, Singh Satwinder, 34 anni, che, la scorsa settimana, è precipitata dal tetto del capannone della Cantina Sociale di Borgo Santa Maria mentre stava lavorando. Il 34enne, che viveva a Cisterna di Latina, era dipendente di una ditta esterna che stava svolgendo alcuni lavori di bonifica dell’amianto sul tetto di uno dei capannoni dell’azienda vinicola. A dichiarare la morte dell’operaio, sono stati i medici del reparto Rianimazione del San Camillo di Roma.
La morte del 34enne ha generato una inevitabile inchiesta che al momento procedere con il reato di omicidio colposo a carico di due persone. La struttura, improvvisamente, è venuta giù, portandosi appresso anche l’operaio che è precipitato all’interno del capannone rimanendo ferito gravemente. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che, vista la gravità della situazione, hanno allertato un’eliambulanza per consentire il trasporto d’urgenza del ferito presso il San Camillo di Roma.
Sul posto anche gli addetti dello Spresal dell’Asl per verificare le condizioni di sicurezza sul posto di lavoro, la Squadra Mobile, Squadra Volante e la Polizia Scientifica per i primi accertamenti. Ad approfondire l’episodio in questa fase sono proprio i tecnici dello Spresal.
L’uomo è caduto dall’altezza di circa dieci metri, vedendosi sprofondare mentre camminava sul tetto del capannone, composto da vetroresina e amianto. Il 34enne, una volta arrivato al San Camillo, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, dopodiché è entrato un terapia intensiva e in coma. L’uomo aveva subito un trauma cranico, perdendo conoscenza, oltreché a fratture su addome e torace.
Dai primi rilevamenti, sembra che l’uomo indossasse correttamente la tuta di sicurezza che occorre per smontare le lastre di enternit, oltreché all’imbracatura per lavorare su un tetto. Il problema è che l’imbracatura non sarebbe stata allacciata alla corda che permette di essere in sicurezza quando si lavora. La fune, nel caso di Borgo Santa Maria, era stata allacciata ai due lati dell’edificio.
L’inchiesta della Procura di Latina punta proprio a fare luce sul perché l’imbracatura dell’uomo non fosse allacciata.