INCIDENTE MORTALE: ASSOLTO 33ENNE FORMIANO ACCUSATO DI OMICIDIO STRADALE

Antimo Bovenzi
Antimo Bovenzi (foto da www.ecaserta.it) morì a seguito dell'incidente stradale avvenuto a Grazzanise nel settembre 2018

Incidente mortale a Grazzanise: arriva l’assoluzione con formula piena per l’allora 31enne di Formia che fu coinvolto nello scontro dove a morire fu la guardia giurata, Antimo Bovenzi 50enne di Cancello Arnone

Il 17 settembre 2018, il 50enne Antimo Bovenzi morì a seguito di un incidente: ad essere coinvolta un’altra vettura su cui viaggiavano due giovani di Formia. A guidare l’auto un 31enne.

Bovenzi stava rientrando a casa da lavoro quando la sua auto, una Fiat Panda, impattò frontalmente con la Opel Astra guidata dal trentenne formiano sul tratto stradale di Via Oreste Salomone, in località Borgo Appio nel Comune di Grazzanise. Tutti e tre i coinvolti nell’incidente furono trasportati d’urgenza all’ospedale di Santa Maria Capua Vetere.

Per il 50enne non ci fu nulla da fare. Una morte che sconvolse l’intera comunità di Cancello Arnone presso la quale Bovenzi era molto conosciuto (suo fratello era stato consigliere comunale).

L’incidente avvenne alle 4 del mattino e Bovenzi perì lasciando una moglie e due bambini.

In seguito, la Procura di Santa Maria Capua Vetere aprì un fascicolo col sostituto procuratore Alessandro Di Vico che ha ravvisato per il giovane formiano una condotta grave a tal punto da chiedere, in data odierna, una condanna a 4 anni ed otto mesi di reclusione. Condanna avrebbe significato l’espiazione della pena in carcere.

Quella maledetta sera del settembre di due anni fa, il giovane formiano tornava da un party nel napoletano e, secondo il sostituto procuratore Di Vico, aveva assunto un mix di droghe.

Oggi, dopo la richiesta di condanna del Pm Di Vico, c’è stata la discussione del caso davanti al Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Ivana Salvatore.
Al 33enne formiano, difeso dall’avvocato Vincenzo Macari, erano contestati l’omicidio stradale, l’eccesso di velocità e la guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.

Il gup, ritiratasi in camera di consiglio, durata oltre tre ore, ha recepito integralmente tutte le argomentazioni difensive e ha assolto il giovane dalle imputazioni perché il fatto non sussiste.

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