INCHIESTA SECCI, LA MINORANZA PRESENTERÀ UNA NUOVA RICHIESTA PER UN CONSIGLIO AD HOC: “MA C’È CHI ASCOLTA LA VOCE DEL PADRONE”

Comune di Sabaudia
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Inchiesta Secci, la minoranza disposta a discuterne anche subito: “Ma presenteremo una nuova richiesta di autorizzazione”

“Ci risiamo. La differenza tra informazione e disinformazione sta nel racconto della notizia. Veniamo a quella relativa al “ritiro” della minoranza della richiesta di convocazione del Consiglio comunale, come riporta un articolo di un foglio locale di oggi.

Nella riunione dei capigruppo (presenti per la minoranza Brina, Di Capua, Iorio, Lucci e Massimi e per la maggioranza Belmonte, Gallucci e Fogli oltre al Presidente Sciamanna), convocata per decidere la data del consiglio, il capogruppo di Forza Italia ha esordito, sostenendo la tesi del presidente, con la perentorietà della convocazione della seduta per il venerdì pomeriggio. I capigruppo di minoranza presenti hanno fatto rilevare che per quella data non sarebbero stati presenti sei su sette consiglieri di opposizione ed hanno chiesto, in considerazione che loro avevano sottoscritto l’atto di convocazione e che fosse correttezza istituzionale tener conto delle osservazioni, che venisse indicato un giorno della prossima settimana. Tra l’altro, occorre precisare che la discussione ha riguardato aspetti formali sui tempi (straordinarietà ed urgenza in relazione al regolamento del consiglio) e sulla necessità o meno di produrre un atto formale a base di discussione.

La minoranza ha sottolineato che se volevano convocarlo per venerdì prossimo il presidente era nella sua disponibilità farlo, nessuno si sarebbe opposto ad una prerogativa; se era questo l’orientamento fin dall’inizio (prendere o lasciare) ovvero la riunione dei capigruppo era solo una formalità, avrebbe potuto convocarlo e la minoranza non sarebbe stata presente per ragioni annunciate. Lo convocassero. Il presidente può farlo. Chi potrà essere presente ci sarà, chi ha annunciato che per quella data non sarà presente vedrà come e se può farlo.

Tra l’altro i consiglieri di minoranza hanno depositato una richiesta di accesso agli atti ritenendo che il confronto in consiglio non riguardasse, a loro avviso, le notizie relative ad eventuali indagini sulle persone ma la verifica, per quanto di competenza, degli aspetti procedurali degli atti (delle opportunità o inopportunità) non essendo la sede del consiglio un’aula di giustizia. Ha specificato, di fronte alle osservazioni formali del capogruppo di Forza Italia sul rispetto del regolamento, che avrebbe presentato una nuova richiesta di convocazione con allegato una proposta di deliberazione da portare in votazione.

Ergo: se il presidente del consiglio volesse convocare la seduta per venerdì libera di farlo, nessun veto da parte delle minoranze; dall’altro lato, recependo le osservazioni del capogruppo di Forza Italia, la minoranza presenterà una nuova richiesta di convocazione con un atto allegato da portare in discussione ed eventuale votazione. Abbiamo stigmatizzato alcune dichiarazioni di un foglio locale relativamente al ruolo avuto dalla minoranza in questa vicenda non supportate da nessuna notizia: a proposito di informazione.

Allo stesso tempo ha depositato una richiesta di accesso agli atti ritenendo che il confronto non possa riguardare le notizie di un giornale su una presunta indagine ma la verifica, per quanto di competenza, di alcuni atti in relazione a quanto apparso sulla stampa tenuto conto che la precedente richiesta di accesso aveva riguardato solo un elenco di procedimenti.

Noi riteniamo di essere rispettosi del ruolo del consiglio e della sua autonomia. Non siamo né giudici né siamo in un’aula giudiziaria. Siamo garantisti sempre, non a corrente alternata.

Abbiamo, altresì, sollecitato la discussione in commissione bilancio della questione dello smaltimento dei rifiuti; della risposta ad alcune interrogazioni. Sappiamo qual è il nostro ruolo. Fin qui i fatti, poi se qualcuno è abituato ad ascoltare la voce del padrone è un problema suo ma si occupi di altro”.

Così, in una nota, i capigruppo consiliari Simone Brina, Luigi Di Capua, Immacolata Iorio, Maurizio Lucci, Giancarlo Massimi e Alberto Mellano.

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