L’inchiesta su Antonio Bardellino, trasmessa l’altra sera su La7, sta suscitando tante polemiche nella città di Formia.
“Da un lato c’è chi applaude ed esalta il servizio giornalistico, dall’altro c’è chi si indigna per la pubblicità negativa arrecata alla città, criticando la trasmissione televisiva.
Diciamo subito che non siamo e non ci sentiamo una città collusa, in cui una cospicua parte del voto sarebbe addirittura manovrata dalla camorra. Non abbiamo processioni, né comitati dei festeggiamenti patronali che si inchinano a presunti mafiosi. Piuttosto è necessaria una riflessione che metta a fuoco gli accadimenti e indichi il da farsi.
La situazione attuale è ben diversa dagli anni 70/80 in cui la città era in forte crescita, soprattutto sul versante urbanistico e commerciale, con attività di riciclaggio anche della camorra ma se Formia non è precipitata nella situazione della provincia di Caserta, è grazie a tanti cittadini che seppero reagire e, lo fanno tuttora, vivendo con onestà e sacrificio del proprio lavoro.
Nessuno nega che nella nostra città ci sia una zona d’ombra nella quale agisca il crimine organizzato, ma la migliore risposta, accanto all’attività delle forze dell’ordine, è una buona amministrazione trasparente e partecipata. Da anni si attende un nuovo piano regolatore generale che non consumi più territorio, con il recupero delle aree industriali dismesse, il contrasto all’abusivismo, il riutilizzo dei beni sequestrati alla mafia, la ripresa delle politiche culturali con la riapertura dei teatri e dei cinema, tutte questioni sulle quali l’attuale amministrazione è di fatto assente.
Tenere alta la guardia significa dare seguito alla delibera che il Comune di Formia adottò per la disciplina delle sale da gioco. Tenere alta la guardia significa dare seguito all’impegno del Consiglio Comunale di Formia a tenere una conferenza comprensoriale sulla criminalità organizzata, a ripristinare l’Osservatorio per la Legalità, a richiedere con forza il ripristino del Tribunale a Gaeta.
Governare con l’effimero, con un po’ d’asfalto e lo spot della bandiera blu, lasciare che Formia deperisca, che i giovani l’abbandonino per realizzarsi altrove, è stendere il tappeto rosso alla delinquenza organizzata”.
Così, in una nota, il consigliere comunale d’opposizione, Alessandro Carta.