ABC, IL PUNGOLO DELLA POLITICA PER IL “PORTA A PORTA”

Lunedì 8 febbraio 2021, la diretta facebook per la presentazione del servizio di raccolta porta a porta per Latina Scalo, Borgo Piave, Borgo San Michele e Borgo Faiti. Con Coletta e Bellini, anche Ascoli e Silingardi.
Lunedì 8 febbraio 2021, la diretta facebook per la presentazione del servizio di raccolta porta a porta per Latina Scalo, Borgo Piave, Borgo San Michele e Borgo Faiti. Con Coletta e Bellini, anche Ascoli e Silingardi

Inchiesta Abc, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno approfondito le indagini anche su Latina Bene Comune e l’amministrazione Coletta

Nulla di penalmente rilevante, se non forse il contratto della comunicazione del servizio porta a porta a favore dell’allora Sindaco di Latina, Damiano Coletta, ad ogni modo estraneo alle indagini. Secondo il consulente legale nominato dalla Procura di Latina, che ha passato al setaccio diversi affidamenti e gare espletate dall’Azienda dei Beni Comuni, dalla documentazione della medesima ABC emerge l’assenza di atti che attestino la conformità delle prestazioni fatturate alla società Achab di Paolo Siligardi, uno degli imprenditori indagati interessato ai servizi del rifiuto differenziata “porta a porta” in città. Un aspetto evidenziato dalla ex funzionaria che ha denunciato in più occasioni anomalie nelle gare e nei servizi, nonché nel pagamento della fatture per la comunicazione come in questo caso.

Sul fronte degli appalti, sicuramente il “porta a porta” è quello più appetibile. È sempre lo stesso Silingardi a volersi aggiudicare la gara per il servizio in Q4 e Q5: in tutto fanno 850mila euro messi a disposizione da ABC. La raccolta differenziata col porta a porta a Latina Scalo è andata bene e riprodurre lo stesso buon risultato anche nei quartieri popolosi di Latina nord ovest non è solo un obiettivo imprenditoriale, ma un desiderio politico. Sono gli stessi inquirenti a sottolineare che “il comparto politico sollecita al Direttore Ascoli l’inizio del servizio di distribuzione per il mese di settembre (nda: 2021), così da esaltare in campagna elettorale le scelte del Sindaco Coletta“.

Anzi, la Procura parla proprio di pressioni politiche, tanto che le stesse “componenti pubbliche” con Silingardi si sbilanciano nelle intercettazioni captate dai Carabinieri: in sintesi, la parte politica tifa affinché il servizio porta a porta sia assegnato alla sua società “Achab” o che comunque, alla pari dei desiderata del cda, ci si muova per l’espletamento il prima possibile della medesima gara. Anzi, parrebbe che tutto porti all’affidamento della Achab, come si evince dalle conversazioni captate anche tra il direttore Ascoli, l’allora componente del cda Angelina Verrengia (non indagata) e l’avvocato di Abc, Gianluca Alfano (indagato).

È l’allora assessore all’ambiente della Giunta Coletta, Dario Bellini (estraneo alle indagini), a parlare con Silngardi dei risultati del porta a porta e della prossima sfida rappresentata dai quartieri Q4/Q5, spiegandogli il quadro sociale dell’area e facendo riferimento alla realtà difficile dei Palazzoni. In una delle intercettazioni, a parlare sono Bellini, l’imprenditore Silingardi e un certo Giuseppe, sulla cui identità gli inquirenti ipotizzano possa essere l’ex consigliere del cda, Ibello, oppure l’ex dirigente del Comune, Bondì. Entrambi non indagati.

Il porta a porta in Q4/Q5, secondo i Carabinieri, diventa un grimaldello per Coletta e Lbc, un modo per risaltare alle future elezioni amministrative del 2021. Lo stesso Ascoli, intercettato, sostiene di aver impegnato fondi per la comunicazione alla società Achab designata a vincere la gara del porta a porta.

E il sindaco Damiano Coletta spiega in una intercettazione al Dg Ascoli quanto sarebbe importane far partire il servizio della raccolta differenziata in Q4 e Q5: “Le elezioni ci stanno ad ottobre, far saltare il porta a porta in Q4 e Q5…diventa…diciamo…adesso stanno tutti aspettando questa partenza“. Rassicurato da Ascoli, Coletta ribadisce: “Per me sarebbe un elemento di forza“. Frasi che non hanno rilevanza penale, dal momento che l’allora sindaco non è mai stato indagato e non lo è tuttora, benché testimonino, secondo gli inquirenti, quelle “pressioni politiche” messe in atto dalla forza di maggioranza di allora.

È in prospettiva delle Comunali, secondo i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, che la politica è intenzionata ad affrettare il servizio del “porta a porta” già per il mese di settembre 2021, per “esaltare le scelte in campagna elettorale del Sindaco Coletta”. Il potenziamento verte sulla comunicazione del servizio “porta a porta” che Silingardi organizza sollecitato dall’ex direttore generale Silvio Ascoli, su volontà del Sindaco di Latina, e dall’ex assessore all’Ambiente, Dario Bellini.

In qualche modo, gli investigatori dell’Arma si convincono che c’è un gioco per far ottenere visibilità per la candidatura di Coletta, prossimo a ripresentarsi nell’autunno 2021 come primo cittadino del capoluogo (una sfida che alla fine vincerà, battendo il rivale Vincenzo Zaccheo). Il punto dirimente è che, come ipotesi investigative, per la strategia elettorale sarebbero stati utilizzati soldi pubblici. Fondi per la comunicazione che finiscono agli occhi vigili della ex funzionaria, la stessa che ha denunciato molte magagne all’interno dell’azienda ABC.

Che ci fossero interlocuzioni tra l’ex dg Ascoli e il Sindaco Coletta è certificato anche da alcune intercettazioni. In una conversazione che Ascoli fa con una sua amica, l’ex Dg spiega che Coletta avrebbe voluto un riscatto politico con il “porta a porta” dopo anni di critiche per la costituzione d ABC. Ascoli dice che è il primo cittadino ad avergli chiesto un aiuto: “Chiede una mano a me”. Una circostanza non rifiutata da Ascoli che, secondi i militari, punta al rinnovo del contratto in ABC: ecco perché si parte col vento in pompa con la strategia mediatica di comunicare ai cittadini il “porta a porta”. Nel mezzo della strategia di comunicazione – peraltro esibita più volte in dirette Facebook in cui partecipavano Ascoli, Bellini, Coletta e Silingardi – l’ex funzionaria evidenzia a un’altra dipendente l’affissione di un manifesto elettorale con il logo ABC in riferimento al “porta a porta”.

Seguono accertamenti dei Carabinieri che verificano, però, che quei manifesti non sono stati pagati dalla società ABC, bensì dal gruppo politico di LBC. In sostanza, tutto regolare.

In una ulteriore conversazione che Ascoli tiene con l’ex membro del cda di ABC, Angelina Verrengia, l’ex direttore generale sostiene che Coletta gli avrebbe chiesto di iniziare con le assunzioni per settembre 2021 (a pochi giorni dalle elezioni). È lo stesso DG a spiegare a Coletta che le assunzioni saranno fatte tramite concorso e selezioni. È un’altra indagata, Paola Del Mastro, a mettere in dubbio la regolarità di 80 dipendenti assunti poiché sprovvisti di patente.

Per quanto riguarda il versante della comunicazione del “porta a porta”, sarà l’imprenditore Silingardi a proporre all’ex assessore Bellini di stanziare circa 20mila euro di fondi destinati ad Abc: “Serve pompare di più”. La proposta viene stoppata da Bellini in quanto, con il Covid, la gente non paga le tasse e non ci sono le risorse.

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